la nazionale dell'Iran
Tra le 32 squadre che giocano in questa competizione internazionale non mancano certo le sorprese, come il Belgio, vincitore sull'Algeria, che dagli esperti del settore è additato come la compagine outsider. Nel Belgio giocano molti giocatori di livello internazionale quali Hazard e Lukaku (entrambi di proprietà del Chelsea). I fiamminghi possiedono un team con grandi qualità individuali e un gioco dinamico, con un allenatore in grado di cambiare schema anche nel corso dei 90 minuti canonici di una partita (anche se i moduli preferiti dai diavoli rossi restano il “4-2-3-1” e il “4-1-4-1”).
Ma non è finita qui: anche l’Iran, che ha pareggiato con la Nigeria, è un avversario ostico, si pensi che durante le qualificazioni (all’interno del girone asiatico) ha ottenuto solo 2 sconfitte in 16 partite disputate. Un grande risultato per una squadra che è in seria difficoltà economica e che non può permettersi la maglietta di ricambio, ma non si dimentichi che il mister dei persiani è un certo Queiroz, noto per essersi seduto sulla panchina del Real Madrid durante la stagione 2003-2004 (anche se quell’annata per l’allenatore portoghese ebbe un esito infausto con l'esonero a campionato concluso, peraltro in modo deludente). Ma la nazionale di Teheran presenta anche un altro piccolo scheletro nell’armadio: vi gioca Beitashour, difensore statunitense che in precedenza disputò alcune partite vestendo la maglia americana, ma che nel corso dell’anno 2013, scelse inaspettatamente di entrare a far parte della corte di Carlos.
Anche gli africani non scherzano in quanto a novità: il Camuren infatti ha compiuto una scelta alquanto discutibile, cioè quella di portare in Brasile il giovanissimo (classe 1996) Fabrice Olinga, attualmente militante allo “Zuite Waregem”, in Belgio. Quanto alle curiosità: ben pochi sapranno che esiste un vero "matusa" in questi mondiali 2014. Si tratta del portiere colombiano Mondragon, il giocatore più longevo del torneo con i suoi 42 anni suonati. L’elemento che ha fatto maggior scalpore in questa competizione “sprecona”, è che ciascun team ha avanzato precise richieste riguardanti gli “optional” da avere in camera d’albergo. Gli ecuadoregni ad esempio, hanno chiesto i condizionatori in stanza da letto , ma attenzione: devono essere stati sottoposti ai più sofisticati test anti-rumore, altrimenti giocatori e allenatore non potranno dormire sonni tranquilli...