Un colloquio riservato. Ma per nulla formale, a detta dei testimoni diretti. A Najaf, in Iraq, nel secondo giorno del suo viaggio, papa Francesco ha incontrato il grande Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani, 90 anni. Durante la visita, durata circa quarantacinque minuti, il Papa ha sottolineato "l'importanza della collaborazione e dell'amicizia fra le comunità religiose perché, coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell'Iraq, della regione e dell'intera umanità". Lo ha riferitoe il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni aggiungendo che "l'incontro è stata l'occasione per il Papa di ringraziare il Grande Ayatollah Al-Sistani perché, assieme alla comunità sciita, di fronte alla violenza e alle grandi difficoltà degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli e perseguitati, affermando la sacralità della vita umana e l'importanza dell'unità del popolo iracheno".
Nel congedarsi dal Grande Ayatollah, il Papa "ha ribadito la sua preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità per l'amata terra irachena, per il Medio Oriente e per il mondo intero", ha concluso Bruni.
Da parte sua, Al Sistani ha sottolineato nel corso del colloquio l'importanza di assicurare una vita nella pace e nella sicurezza ai cristiani iracheni garantendo i loro diritti costituzionali.