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sabato 12 ottobre 2024
 
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Israele chiede a oltre un milione di persone di lasciare le loro case e dirigersi a Sud

13/10/2023  L'avvertimento in vista di nuovi bombardamenti e del probabile attacco via terra. L'Onu protesta e il governo degli Stati Uniti parla di "pretesa assurda". Proteste nel mondo arabo a sostegno dei palestinesi. Ad Arras, in Francia, un giovane di origine cecena, radicalizzato, ha ucciso un insegnante in un liceo

I civili stanno fuggendo dal nord di Gaza in auto, sul retro di camion e a piedi dopo l’avvertimento israeliano di venerdì mattina, che ha chiesto ai civili di spostarsi verso sud “per la loro sicurezza e protezione”. L’esodo riguarderebbe  oltre un milione di persone e ha provocato la protesta della Nazioni Unite. L’ONU  ha esortato Israele a ritirare il suo ordine, avvertendo di "conseguenze umanitarie devastanti”.Le autorità palestinesi hanno informato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che è “impossibile” evacuare i pazienti vulnerabili dagli ospedali nel nord della Striscia di Gaza, come richiesto dall’esercito israeliano.

Israele intanto ha ammassato soldati vicino a Gaza in vista di un’offensiva di terra prevista nell’enclave densamente popolata.

Intanto nella notte fra giovedì e venerdì gli aerei israeliani hanno bombardato 750 "obiettivi militari" nella Striscia di Gaza, ha annunciato venerdì l'IDF. "Decine di aerei da guerra hanno colpito numerosi obiettivi militari di Hamas nella Striscia di Gaza, comprese 12 installazioni militari, ciascuna situata in un edificio a più piani utilizzato per scopi terroristici", ha scritto l'esercito in una dichiarazione rilasciata su Telegram.

Secondo il ministero della Sanità palestinese, più di 1.500 persone sono state uccise a Gaza. Gli attacchi aerei hanno anche provocato lo sfollamento di 423.000 persone, ha affermato l’ONU. Tra le vittime dei bombardamenti potrebbero esserci anche degli ostaggi.Le Brigate Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno infatti annunciato venerdì su Telegram la morte di tredici dei loro prigionieri, compresi stranieri, nelle ultime ventiquattr'ore negli "intensi bombardamenti" di Israele nella Striscia di Gaza. Difficile verificare se si tratta di propaganda o di una notizia vera.

L’ordine dato da Israele ai palestinesi di trasferirsi nel sud della Striscia di Gaza è “un trasferimento forzato” e costituisce “un crimine”, ha detto venerdì il segretario generale della Lega Araba Ahmed Aboul. Gheit. Il re di Giordania Abdullah II ha messo in guardia contro "qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi da tutte le loro terre o di provocare il loro sfollamento”. Arrivano critiche anche dagli Stati Uniti.Gli avvertimenti da parte dell'esercito israeliano secondo cui oltre 1,1 milioni di civili nel nord di Gaza dovrebbero evacuare "verso sud" nelle prossime 24 ore sono “una pretesa assurda”, ha affermato il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per le comunicazioni strategiche John Kirby. “Comprendiamo quello che stanno cercando di fare: stanno cercando di allontanare i civili dal pericolo dando loro un giusto avvertimento. Ma è una pretesa assurda. È un milione di persone e un ambiente molto urbano e denso. È già una zona di combattimento. Quindi non penso che nessuno stia sottovalutando la sfida di effettuare l'evacuazione", ha detto Kirby alla CNN.

Intanto migliaia di manifestanti si sono riuniti a Teheran, Baghdad, Amman e Bahrein per esprimere il loro sostegno ai palestinesi nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. Difficile capire al momento se esiste un legame fra le proteste delle comunità arabe e un tragico episodio che ha sconvolto la Francia. Un uomo armato di coltello ha ucciso un insegnante e ferito due persone, di cui una gravemente, nel liceo Gambetta-Carnot di Arras (Pas-de-Calais). Il presunto autore dell'aggressione è un ceceno, 20 anni, nato in Russia. L'uomo era stato segnalato per la sua radicalizzazione ed è noto ai servizi segreti.  Durante l'attacco, l’uomo ha gridato almeno una volta “Allahu Akhbar” (Dio è grande). Il presidente francese Macron ha raggiunto Arras nel primo pomeriggio.

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16 maggio 2018, Gaza. Quando monsignor. Pizzaballa diceva: "Temo non sia finita. Digiuno per la pace"
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