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domenica 12 gennaio 2025
 
 

Istantanea sugli asili nido

28/10/2011  Un'inchiesta parla di costi (alti), liste d’attesa (lunghe) e disparità (di costi e servizi) fra i nido del Nord e del Sud. Un bimbo su quattro, poi, non riuscirà mai a entrarci.

Costi alti, lunghe lista di attesa, disparità tra Nord e Sud e tanto altro. Questa l'istantanea sugli asili nido comunali nel Belpaese. Molto (di negativo) già si sapeva, altro lo impariamo da una ricerca che Cittadinanzattiva ha presentato oggi per fare il punto sulla situazione alla vigilia di una manovra finanziaria che, certo, non allieterà le famiglie italiane.

Cominciamo dai costi: al Nord si paga di più. Le dieci città più care sono infatti tutte sopra la Linea Gotica (nell'ordine: Lecco, Belluno, Sondrio, Bergamo, Mantova, Cuneo, Forlì, Udine, Pavia e Pisa). Se appartiene a Foggia l'incremento-record nell'ultimo anno (+55%), le tariffe tuttavia nel 20210/2011 crescono un po' dappertutto: sono infatti ben 26 le città che hanno ritoccato in aumento le rette (5 capoluoghi hanno addirittura incrementi a due cifre: Foggia +54,6%, Alessandria +24,3%, Siracusa +20%, Caserta +19,5% e Catanzaro +19,4%). La spesa media mensile per un nido comunale è di 302 euro e ammonta (famiglia composta di tre persone e uno stipendio loro complessivo di 42.200 euro) al 12% della spesa media mensile totale. Un'altra cosa che colpisce è la disparità dei costi: se a Catanzaro la retta mensile è pari a 80 euro, a Lecco è sei volte di più (537 euro), tre volte di più che a Roma (146 euro) e doppia (e anche più) rispetto a Milano (232 euro).

Seconda notizia: un bambino italiano su quattro non riuscirà mai ad accedere a un asilo nido comunale (quasi uno su due in Sicilia). La Lombardia, poi, detiene il record di nidi (660 asili e oltre 29mila posti), seguono Emilia Romagna (593 nidi e 25.000 posti) e Toscana (456 nidi e 15.600 posti). Fanalino di coda il Molise (6 asili, 300 miseri posti).

Altra notizia: solo il 18% dei comuni italiani ha un nido comunale, 60% di essi è al Nord, il 27% al Centro e il resto (13%) al Sud. Quanto al numero, a 30 anni dalla legge 1044 del 1971 che istituì gli asili nido comunali, essi sono 3.424 a fronte dei 3.800 previsti per il 1976, un numero evidentemente non sufficiente anche se in crescita rispetto ai 3.184 del 2007.

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