Un luogo di conoscenza, dialogo, confronto per costruire ponti tra mondo arabo e mondo occidentale. È la significativa missione che si pone l’Istituto di Cultura Araba, nato da un accordo tra la Sharjah Book Authority - istituzione culturale governativa di Sharja, uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, - e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’Istituto, che avrà sede presso l'Ateneo milanese, sarà inaugurato venerdì 30 agosto con una cerimonia ufficiale nell’Aula Magna.
All’evento, introdotto dal Rettore dell’Università Cattolica Elena Beccalli e dalla principessa Bodour Al-Qasimi, figlia dell'Emiro di Sharjah, sarà presente - a sottolineare l'importanza della collaborazione tra le due istituzioni - l'emiro stesso, Sultan Bin Muhammad Al-Qasimi, alla guida dell'emirato dal 1972, da sempre impegnato in prima persona nella promozione e diffusione della cultura, lui stesso grande studioso e autore di oltre trenta libri. Una passione, quella per la cultura e per l'editoria, che ha tramandato alla figlia, la principessa Bodour, fondatrice della casa editrice Kalimat (dalla quale poi è nata anche l'organizzazione non profit Kalimat Foundation).
Alla cerimonia di inaugurazione si terrà un dibattito con i contributi di Mohamed Safy Al-Mostaghanimi, secretary general of the Arabic language academy in Sharjah, e di Ignacio Gutierrez de Terán, professore all’Università Autonoma di Madrid, che si confronteranno sul tema “Arabic language in Europe. The example of Spain”. Il dibattito sarà moderato da Wael Farouq, docente di Lingua e cultura araba all’Università Cattolica nonché direttore dell'Istituto di cultura araba. Nell'ambito dell'evento sarà inoltre presentata una mostra inedita che raccoglie reperti archeologici e preziosi manoscritti messi a disposizione dalla Sharjah Book Authority. L’esposizione sarà visitabile fino al 5 settembre.
La Sharjah book authority è stata fondata nel 2014 per promuovere molteplici iniziative legate all’editoria, dalla pubblicazione e traduzione di libri all'organizzazione di festival letterari. L'iniziativa più importante è l'annuale Fiera internazionale del libro di Sharjah, organizzata per la prima volta nel 1982, ed oggi una delle fiere del libro più grandi al mondo, con più di 400 eventi letterari e più di 2 milioni di visitatori.
«L'Università Cattolica del Sacro Cuore sta diventando sempre di più uno spazio di primo piano per la promozione del dialogo interculturale e interreligioso», commenta il professor Wael Farouq. «Da dieci anni l'Ateneo milanese si è assunto l'impegno di aprirsi e costruire ponti verso il mondo arabo e islamico. Abbiamo realizzato già tante iniziative, abbiamo pubblicato libri di insegnamento della lingua araba, organizziamo il Festival internazionale della lingua e cultura araba, e poi abbiamo il Coro in lingua araba degli studenti. Ora abbiamo sentito l'esigenza di organizzare tutte queste attività in un istituto. Certamente questa iniziativa trae ispirazione dall'enciclica di papa Francesco Fratelli tutti e anche dal Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato dal Pontefice e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyb. Monsignor Paolo Martinelli, vicario apostolico dell'Arabia meridionale, sarà presente all'evento di inaugurazione».
L'Istituto di cultura araba sarà un polo di attrazione per i tanti italiani di origine araba, prosegue Farouq. «Soprattutto sarà un luogo di dialogo e di incontro fra due mondi, quello arabo e quello occidentale, che cercano spazi di convivenza per generare insieme il bene e la bellezza. E sappiamo quanto tutto questo sia importante nel difficile momento storico che stiamo vivendo».