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giovedì 24 aprile 2025
 
Missione
 

Insieme per l'evangelizzazione e la promozione umana

29/07/2019  Un gesto di cooperazione di particolare significato quello che ha “unito” la diocesi di Cosenza-Bisignano e quella di Homa Bay (Kenya) che lo scorso anno ha celebrato il suo primo giubileo d’argento

Qui sopra: un'immagine di una celebrazione. In copertina da sinistra: don Enzo Gabrieli, direttore del settimanale Parola di Vita (arcidiocesi di Cosenza-Bisignano); monsignor Philip Arnold Subira Anyolo, presidente della Conferenza episcopale kenyota e don Gabriel Okinyo
Qui sopra: un'immagine di una celebrazione. In copertina da sinistra: don Enzo Gabrieli, direttore del settimanale Parola di Vita (arcidiocesi di Cosenza-Bisignano); monsignor Philip Arnold Subira Anyolo, presidente della Conferenza episcopale kenyota e don Gabriel Okinyo

Un gesto di cooperazione di particolare significato quello che ha “unito” la diocesi di Cosenza-Bisignano e quella del Kenia, Homa Bay che lo scorso anno ha celebrato il suo primo giubileo d’argento. E’ stata, infatti, creata da papa Giovanni Paolo II il 18 ottobre del 1993.

La diocesi calabrese ha inviato aiuti di vario genere a questa “chiesa sorella” e ha finanziato, attraverso il settimanale diocesano “Parola di Vita” e la Caritas un progetto che mira alla realizzazione di un Ufficio di pastorale delle comunicazioni sociali”.

“E’ stato un giorno davvero meraviglioso per me”, ha detto l’arcivescovo mons. Philip Arnold Subira Anyolo, presidente della Conferenza Episcopale del Kenya e amministratore della diocesi che ha guidato fino a pochi mesi fa quando papa Francesco lo ha chiamato alla guida della sede metropolitana di Kisumu.

“Un giorno – ha quindi aggiunto in un video pubblicato sul sito del settimanale “Parola di Vita” (www.paroladivita.org) che voglio mettere nel mio elenco di quelli migliori per non dimenticarlo”. Un giorno che certifica una collaborazione tra le due diocesi “per sentirsi comunità” anche agli estremi confini.

La diocesi di Homa Bay è certamente  una  diocesi in crescita sia in numero di fedeli che in parrocchie (attualmente 43) ed è molto impegnata nell’evangelizzazione. Ecco che la chiesa cosentina, su impulso dell’arcivescovo mons. Francesco Nolè, ha voluto sostenere questo impegno finanziando un progetto di sostegno all’evangelizzazione in questo territorio e che ha portato alla realizzazione di un ufficio pastorale delle comunicazioni sociali.   Una chiesa che cresce, come racconta don Gabriel Okinio, dove l’apostolato è “sempre ben coordinato soprattutto dai parroci e dai loro collaboratori non solo per evangelizzare, ma anche per garantire che la fede cattolica sia preservata e difesa a causa dell’afflusso di protestantesimo e di altre religioni nell’area per assicurare la salvezza delle anime”. Il sacerdote – in un articolo per il settimanale di Cosenza-Bisognano – sottolinea proprio come, a causa della vasta copertura geografica della diocesi, situata sul lato occidentale del Kenya, si sente l’urgenza “di raggiungere le persone in particolare i giovani la cui nuova dimora sono i media. L’uso di vari mezzi di comunicazione – spiega il sacerdote  che ha incontrato nelle settimane scorse il direttore di “Parola di Vita”, don Enzo Gabrieli insieme a mons. Anyolo - è diventato più che mai una necessità della nostra epoca in modo da poter dialogare efficacemente con i giovani in questo loro nuovo territorio”.

Sono queste iniziative di “cooperazione ecclesiale” che dimostrano come la buona notizia del Vangelo va avanti e non si ferma: “cavalca le onde della radio, si fa spazio tra la montagna di notizie che circolano ogni giorno in rete, ma ha bisogno di gambe per camminare in questa giungla e raggiungere gli uomini”, dice don Gabrieli spiegando che  il progetto realizzato non è arrivato dal nulla ma è stato pensato partendo dall’impegno a far studiare un sacerdote keniota alla Pontificia Università della Santa Croce a Roma e che, come dice il vescovo africano, la  “vera cooperazione tra le chiese si realizza con concretezza, anche con progetti, ma soprattutto con amicizia, consigli, percorsi pensati insieme”. “L’Italia – dice  il presule – è ai massimi livelli nella comunicazione della Chiesa” e ringrazia l’arcivescovo Nolè e i tanti che hanno contribuito a questo progetto che mira a portare la Parola di Dio a tanti uomini e donne d’Africa. Ecco allora l’impegno sui social, l’aggiornamento costante del sito ma anche una radio e un giornale sia su carta che online. E l’impegno della diocesi cosentina non si fermerà qui: “vogliamo – dice l’arcivescovo Nolè - proseguire in questa direzione per sostenere le chiese sorelle più povere promuovendo una collaborazione pensata nella logica di una carità organizzata, non solo aiuti a pioggia, che tenga conto delle risorse e dei carismi di una Chiesa locale e stimoli la creatività e la fantasia progettuale”.

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