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giovedì 23 marzo 2023
 
 

Italiani brava gente. Coi soldi degli altri

25/03/2014  Molto moralismo sugli ingaggi di alcuni, serena indifferenza per quelli di altri. Perchè?

(foto Reuters).
(foto Reuters).

Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, se l'è andata a cercare. Di questi tempi, con l'aria che tira, chi prende 800 mila euro l'anno, qualunque sia il suo impegno di lavoro, farebbe meglio a goderseli in silenzio. Però c'è una cosa da dire: che gli italiani, sulla questione dei soldi, hanno una sensibilità un po' ondivaga, sono moralisti a corrente alternata. E che sono brava gente, sì, ma soprattutto coi soldi degli altri.

Moretti non è l'unico a essersi attirato certi strali. Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, conduttori del Festival di Sanremo, sono stati presi a male parole anche su questo sito per l'ingaggio (circa 600 mila euro lui, circa 350 mila lei) da lettori poco convinti che tanti soldi siano davvero meritati. L'onorevole Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera ed ex ministro alla Pubblica amministrazione, ha depositato interrogazioni a raffica sugli ingaggi delle "stelle" Rai ed è anche andato in Tv a raccontare quanto, almeno a su dire, guadagnano gli alti dirigenti della Tv di Stato: il direttore generale Gubitosi 1.780 euro al giorno, la presidente Anna Maria Tarantola 1.095 euro al giorno, sempre battuti da Fabio Fazio (circa 5.479 euro al giorno), Bruno Vespa (3.287), Carlo Conti (3.561).

La polemica è interessante soprattutto perché rivela la strana mentalità di noi italiani. Intanto, perché dividere così tra pubblico e privato, tra aziende di Stato e aziende private? La Rai, per restare alle Tv, non opera sullo stesso mercato, alle stesse condizioni, con gli stessi personaggi, sotto le stesse pressioni delle Tv private? Se sì, perché dovrebbe pagare il proprio personale meno di quanto lo pagano le reti Sky o quelle Mediaset? C'è il canone, si dirà. Vero. Ma la Rai, proprio perché vincolata al canone, produce una serie di programmi che le Tv "commerciali" manco si sognano, perché costosi e poco redditizi. Il punto vero, inconfessato, è che i soldi della Rai li sentiamo nostri e quindi, molto semplicemente, non vogliamo spenderli. Anche se, ovviamente, saremmo poi i primi a protestare se l'offerta Rai fosse di colpo meno interessante, cosa che certo succederebbe se i vari Vespa, Conti, Fazio & C. avessero gli ingaggi decurtati e dovessero decidere di andare altrove.

Per tornare a Moretti e ai suoi 800 mila euro. Questo "ingaggio"  è quasi ridicolo rispetto a quelli, per dire, di Mario Balottelli al Milan (più di 100 mila euro a settimana), di Zlatan Ibrahimovic al Paris Saint Germain (470 mila a settimana), di Francesco Totti alla Roma (172 mila a settimana). Insomma, lasciando perdere i supercampioni, Moretti guadagna da amministratore delegato delle Ferrovie di Stato quanto un onesto e affidabile calciatore di serie A. Avete mai sentito un tifoso, cioè un italiano medio, lamentarsi del fatto che i calciatori guadagnano troppo? Mentre come italiani abbiamo tutto l'interesse a che le Ferrovie, che usiamo tutti, siano ben dirette e bene amministrate. Anche i tifosi, che ogni tanto sfasciano i treni e in ogni caso si arrabbiano se il treno non li porta in orario alla partita in trasferta. Invece succede proprio il contrario: tutti i tifosi pensano che i presidente delle squadre spendano sempre troppo poco, mentre di sicuro taglierebbero volentieri lo stipendio a Moretti. Italiani brava gente.







 

 
 
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