Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 19 settembre 2024
 
dossier
 

I magistrati sulla nave fermata: "Le finalità della Iuventa erano umanitarie, non criminali"

03/08/2017  La nave Iuventa della Ong Jugend Rettet è stata sequestrata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: si rinfocola la polemica. Le prime valutazioni dei magistrati nell'inchiesta della Procura di Trapani

E' accusata di aver favorito l'immigrazione clandestina la Ong tedesca “Jugend Rettet”, proprietaria della nave Iuventa sequestrata ieri dalla Polizia di Stato e dal nucleo d'intervento speciale del comando generale della Guardia costiera a Trapani. Il decreto di sequestro è stato firmato dal GIP Emanuele Cersosimo, che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Ambrosio Cartosio e dei pubblici ministeri Andrea Tarondo e Antonio Sgarrella.

L'inchiesta: il supporto logistico agli scafisti della Iuventa. Un taxi del mare?

L'inchiesta – che al momento non vede indagati – è nata dalle dichiarazioni di alcuni dipendenti di una società italiana di sicurezza privata marittima, contrattati dalla Ong Save the Children e imbarcati sulla nave Vos Hestia. Lo scorso ottobre un operatore ha riferito di “anomalie nel servizio di search and rescue svolto ad opera della Iuventa”. Secondo la loro testimonianza – ampiamente riportata nel decreto di sequestro – la nave della Ong tedesca avrebbe fornito “supporto logistico agli scafisti nel prelevare i migranti direttamente dai gommoni condotti dagli stessi facilitatori, agevolandone l'imbarco su natanti gestiti da altre ONG”. In sostanza la Iuventa si sarebbe trasformata – sostiene la Procura di Trapani – in un taxi di mare, fungendo da staffetta tra i trafficanti libici e le altre navi.

Le Ong "tra un mandato umanitario e un mandato attivistico"

  

Durante le indagini sono state attivate numerose intercettazioni telefoniche sulle comunicazioni tra gli operatori di sicurezza marittima privata all'origine della denuncia – che, si legge nel decreto, inviavano anche report all'AISE, agenzia di intelligence italiana con competenza sul territorio estero – e sui telefoni di alcuni operatori umanitari. Particolarmente rilevanti sono le telefonate intercettate tra un medico in servizio sulla Iuventa e un'altra operatrice, da dove appare con una certa chiarezza il contesto dell'inchiesta: “Queste Ong tedesche che si scambiano il personale bene o male hanno tutte quell'estrazione lì, molto no-border, e che non hanno chiara la differenza tra un mandato umanitario e un mandato attivistico”, spiegava al telefono tale Stefano il 22 maggio scorso. Dalle indagini emerge poi il clima di contrasto – e a volte di vera e propria ostilità – tra la  Jugend Rettet e  la Guardia costiera italiana. I tedeschi della Iuventa in sostanza avrebbero agito con scopi apertamente “militanti”, mantenendo anche contatti con i trasportatori libici di rifugiati, al fine di favorire, sostiene l'accusa, l'arrivo in Europa di migranti. 

I magistrati: "motivazioni politiche per tutelare i migranti, non criminali"

I magistrati di Trapani sottolineano in qualche maniera la motivazione politica dell'azione della nave Iuventa, escludendo categoricamente una qualche forma di associazione tra la Ong tedesca e i trafficanti libici. Scrivono i pubblici ministeri: “E' chiaro infatti che, rispetto all'associazione finalizzata al traffico operante sul territorio libico avente lo scopo di sfruttare la posizione di debolezza dei soggetti che aspirano a lasciare quel territorio per indurli alla dazione di cospicue somme di denaro, le attività della ONG si pongono in una posizione diametralmente opposta, nella prospettiva di agevolare l'aspirazione a lasciare il territorio africano, tutta a favore ed a tutela dei migranti ed a prescindere dalla posizione degli stessi che, nella maggioranza dei casi, sono migranti mossi da motivi economici e solo in casi numericamente più limitati possono aspirare ad una protezione internazionale”. Osservazione pienamente accolta da Gip, che commenta: “Appare doveroso sottolineare che gli appartenenti alla ONG tedesca non vanno in alcun modo considerati come affiliati ai gruppi criminali operanti in territorio libico non condividendone né metodi, né finalità”. 

Oggi puoi leggere GRATIS Famiglia Cristiana, Benessere, Credere, Jesus, GBaby e il Giornalino! Per tutto il mese di agosto sarà possibile leggere gratuitamente queste riviste su smartphone, tablet o pc.

Tag:
I vostri commenti
63

Stai visualizzando  dei 63 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo