Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 09 settembre 2024
 
Sangue sulla Brexit
 

Jo, la volontaria che si batteva per un mondo migliore

17/06/2016  Jo Cox, la deputata inglese uccisa per strada da un esaltato favorevole all'uscita del Regno Unito dall'Europa, proveniva dal mondo dell'impegno sociale e del Terzo settore. Aveva collaborato con Oxfam e Save the Children. Era mamma di due bambini e abitava con il marito su una barca trasformata in abitazione e ormeggiata sul Tamigi.

«Jo credeva in un mondo migliore e si batteva ogni giorno per migliorarlo». Sono le parole con cui Brendan Cox, ill marito di Jo, ha voluto ricordare la moglie, parlamentare del Labour Party, uccisa a colpi di pistola e pugnalate in una strada di Leeds nel pomeriggio del 16 giugno. La tragica morte di Jo Cox ha lasciato il Regno Unito sotto shock. Era dal 1990 che un politico britannico non veniva assassinato, da quando il 30 luglio di quell’anno i terroristi dell’IRA uccisero il deputato conservatore Ian Gow.

La Cox era appena uscita da un incontro con i suoi elettori ed è stata attaccata in strada da un uomo di 52 anni, Tommy Mair. I testimoni raccontano che l’uomo sarebbe gridato “put Britain first”, prima la Gran Bretagna, lo slogan dei nazionalisti che vogliono portare il Paese fuori dall’Unione Europea. L’uomo è stato arrestato. Il mondo politico britannico ha immediatamente sospeso la campagna per il referendum del 23 giugno, con il quale gli elettori decideranno la Brexit, cioè l’eventuale uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. 

La Cox era decisamente a favore della permanenza del Regno Unito nell’Unione e questo sembra aver influenzato l’esaltato che l’ha uccisa. Jo Cox aveva 41 anni ed era parlamentare dal 2015. Era la sua prima legislatura, ma sembrava avviata a una bella carriera. Si era laureata a Cambridge e proveniva dal mondo del volontariato. Aveva collaborato con Oxfam e Save the Children, più volte si era impegnata in campagne a favore dei giovani, degli immigrati e dei profughi.Sensibile ai temi internazionali, Jo Cox era presidente di un gruppo trasversale di deputati denominati “amici della Siria”. 

Mamma di due bambini, Jo Xox viveva con il marito e i figli in una barca trasformata in abitazione ormeggiata sul Tamigi, vicino a Tower Bridge. Il marito Brendan, anche lui attivista politico, ha voluto ricordare la moglie postando su Twitter il volto sorridente di Jo e con poche parole: «Oggi è l’inizio di un nuovo capitolo. Più difficile, più doloroso, meno felice, meno pieno di amore. Io, gli amici di Jo e la famiglia lavoreremo ogni momento delle nostre vite per amare e crescere i nostri figli e per combattere contro l’odio che ha ucciso Jo».

Multimedia
Le venti foto che hanno fatto l'Europa, immagini di un sogno stropicciato
Correlati
«Theresa May, ho due cose da dirti»: bimba di 5 anni striglia la premier inglese
Correlati
Le venti foto che hanno fatto l'Europa, immagini di un sogno stropicciato
Correlati
I vostri commenti
51

Stai visualizzando  dei 51 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo