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giovedì 12 settembre 2024
 
Dimissioni reali
 

Juan Carlos se ne va. Appena in tempo

02/06/2014  E' stato decisivo in momenti cruciali per la storia e il benessere della Spagna. Ma il finale di regno è stato punteggiato da scandali e polemiche.

Una curiosa immagine di re Juan Carlos, inciampato al termine di un discorso (Reuters).
Una curiosa immagine di re Juan Carlos, inciampato al termine di un discorso (Reuters).

E' proprio vero: saper smettere è tutto. Juan Carlos di Borbone, nato a Roma il 5 gennaio 1938, re di Spagna da quasi quarant'anni, esponente della casata reale più antica d'Europa (suo capostipite, dicono gli specialisti di queste cose, sarebbe stato addirittura Farmondo re dei Franchi Sali, vissuto a cavallo tra Quarto e Quinto secolo) l'ha capito e ha deciso di cedere il passo al figlio Felipe (o meglio: Felipe Juan Pablo Alfonso de Todos los Santos di Borbone e Grecia), classe 1968, principe delle Asturie perché erede al trono, che regnerà come Felipe VI.

Juan Carlos è stato protagonista assoluto di almeno due momenti storici, per il suo Paese e non solo: dopo la morte del dittatore Francisco Franco (1975), svolse un ruolo decisivo nella redazione e nell'approvazione della Costituzione democratica, entrata in vigore nel 1978. E nel 1981 la sua fermezza fu altrettanto decisiva per stroncare sul nascere il golpe tentato dal colonnello Tejero e altri elementi della Guardia Civil. Nel 1998, tra l'altro, proprio Juan Carlos fu il primo Capo di Stato straniero a pronunciare un discorso al Parlamento italiano.


 

Il principe ereditario Felipe: regnerà come Felipe VI (Reuters).
Il principe ereditario Felipe: regnerà come Felipe VI (Reuters).


Spiace quindi dover dire che Juan Carlos ha saputo smettere, ma un attimo troppo tardi. La fase finale del suo regno è stata macchiata da scandali personali e familiari di cui la Spagna non sentiva certo il bisogno, e l'istituto della monarchia neppure. In una lunga lista di amanti ed episodi di corruzione, ha spiccato l'episodio grottesco di Juan Carlos che, da presidente di una organizzazione ecologista, è stato colto ad ammazzare elefanti in compagnia di una piacente signora.

Tutto questo non cancella le cose buone fatte in momenti di grande difficoltà politica, al prezzo di rischi non da poco. Ma conferma che, smettere per smettere, è meglio farlo in tempo. Ipotesi evidentemente non contemplata per i re, almeno quelli spagnoli: per permetterre a Juan Carlos di abdicare, infatti, dovrà essere preparata in tutta fretta una legge costituzionale.

 

 
 
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