logo san paolo
lunedì 27 marzo 2023
 
Chiesa in lutto
 

L'addio a monsignor Bianchi, assistente dell'Azione Cattolica

05/08/2016  Il presule stroncato da un tumore a 67 anni. Le esequie si tengono venerdì 5 agosto alle 17. La testimonianza di fede durante il periodo di prova, nella malattia. La vicinanza del Papa, del Segretario di Stato, di molti confratelli vescovi e di tanti fedeli laici.

Non ce l’ha fatta a vincere la battaglia contro il cancro che lo aveva colpito allo stomaco all’inizio di marzo. Monsignor Mansueto Bianchi , già vescovo di Pistoia dal 2006 al 2014 e assistente generale dell’Azione cattolica dal 5 aprile 2014, si è spento a 67 anni verso le 15 di mercoledì 3 agosto. Le esequie si tengono venerdì 5 agosto alle 17, poi il religioso viene seppellito nel suo paese natale, Santa Maria del Colle, in provincia di Lucca. «In questo tempo di malattia, il vescovo non ha mai perso lucidità e più volte ha affermato di voler offrire la sua sofferenza per il bene dell’Azione cattolica italiana che ha considerato un dono per il suo ministero episcopale – scrive l’Ac in una nota –. La Presidenza nazionale desidera esprimere una parola di grande riconoscenza anzitutto al Santo Padre, che in modo discreto e costante si è sempre informato delle condizioni di monsignor Bianchi; e al segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin. Molte volte, nei più di quattro mesi durante i quali la malattia ha gradualmente rivelato la sua gravità, monsignor Bianchi ha affermato di essersi sentito sorretto dalla preghiera di molte persone: gli aderenti e assistenti dell’associazione; i sacerdoti, religiosi e laici delle diocesi di Pistoia, Volterra e Lucca; un ampio numero di vescovi, sacerdoti e moltissimi laici con le quali ha vissuto rapporti di sincera amicizia. Lui stesso si è detto stupito e grato per la forza che da tale preghiera ha ricevuto. Siamo certi che tale comunione non si sia interrotta con la sua morte».

Il presule era nato a Santa Maria del Colle (Lucca) il 4 novembre 1949. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1974, dal 18 marzo 2000 era vescovo a Volterra. Il suo successore alla guida della diocesi di Pistoia dal dicembre 2014, monsignor Fausto Tardelli, ha commentato così la sua scomparsa: «Soffriamo enormemente per questa perdita ma ci conforta la stupenda testimonianza di fede, di speranza e di carità dolcissima che ci ha dato in questi lunghi e interminabili mesi di ospedale. E’ stato duramente provato, tra alti e bassi, piccole riprese e ricadute. Sempre sereno e con una grande pace nel cuore, affidato completamente a Gesù, pieno di amore per Lui e per le persone che sono passate attraverso la sua vita e che ha portato sempre con sé. Posso attestare di persona la sua fede rocciosa, la sua delicatezza d’animo, l’abbandono fiducioso nelle mani del Signore. La nostra Chiesa ha così un suo altro grande patrono nel cielo che si va a unire a quei santi vescovi che l’hanno arricchita con i doni del Signore».

E in una lettera di cordoglio il presule di Grosseto, monsignor Rodolfo Cetoloni, definisce la morte dell’amico vescovo «un impoverimento per la Chiesa italiana, l’Azione cattolica, la Toscana, le persone che lo hanno avuto pastore, amico, fratello e maestro e per tutti quelli che avrebbero potuto gioire di incontrarlo, ascoltarlo, ricevere la sua testimonianza. Dal suo volto aperto e nel suo sorriso intuivi una fede profonda, bella, con la quale ha illuminato i luoghi e i campi di azione di cui si è occupato. Ultimo il dolore e l’affidarsi pieno agli altri e a Dio».

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo