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mercoledì 18 giugno 2025
 
 

Adrenalina pura? Sullo smartphone!

03/11/2012  Circa 15mila adolescenti scaricano l'app del ministero della Salute. L'alcol si combatte sul cellulare.

Il nome è accattivante e sta avendo successo. Circa 15 mila ragazzi tra i 14 e i 25 anni hanno già scaricato sui loro telefonini l’applicazione Adrenalina pura pensata dal ministero della Salute per combattere l’abuso di alcol. Disponibile gratuitamente su Itunes,il programma si divide in tre sezioni: con la prima è possibile calcolare indicativamente il tasso alcolemico incrociando i dati di ciò che si è bevuto con peso, altezza e sesso della persona. Nella seconda sezione, invece, bisogna rispondere a una serie di domande che riguardano l’alcol e la musica. A ogni risposta esatta corrisponde lo sblocco di una parte della terza sezione che contiene 20 brani musicali.

Tra i testimonial dell’iniziativa anche I Moderni. Sugli spazi Sony di Facebook e sulle pagine web degli artisti coinvolti sono stati registrati oltre 220mila contatti per le pagine dedicate a Adrenalina pura: il 90 per cento  delle persone raggiunte ha tra i 14 e i 25 anni.

L’iniziativa fa parte di una serie di iniziative del ministero di contrasto ai problemi legati all’uso dell’alcol soprattutto tra i giovanissimi. Con il decreto convertito in legge mercoledì scorso, per esempio, si vieta la vendita di alcolici ai minori (finora si potevano vendere ai maggiori di 16 anni) e si sono inasprite le pene per i rivenditori che trasgrediscono.

Le iniziative sono frutto di una preoccupazione crescente: i dati dicono infatti che i consumatori fuori pasto di alcol sono passati, nella fascia 14-17 anni, dal 14,5 per cento al 16,9 e dal 33,7 al 41,9 in quella 18-24. Se si prendono in esame le ragazze tra i 14 e i 17 anni, negli ultimi 15 anni il tasso è passato dal 6 per cento al 14,6.

Pericoloso, e sempre più diffuso, anche il fenomeno del binge drinking, una “abbuffata alcolica” che consiste nell’ingerire bevande diverse senza mangiare in un breve lasso di tempo. Pratica che può portare al coma alcolico e, nei casi più gravi, alla morte.

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