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martedì 10 settembre 2024
 
 

L'Africa si innova, ma nessuno la racconta

26/05/2023  La quarta edizione del dossier realizzato da Amref in collaborazione con i ricercatori dell'Osservatorio di Pavia per analizzare in che modo viene oggi rappresentato in tv, sui giornali e sui social il continente africano.

C’è sempre meno Africa nell’informazione italiana. E quella che viene raccontata spesso è condizionata da pregiudizi e stereotipi. Così si enfatizzano solo alcuni aspetti (emigrazione e terrorismo, ad esempio), tralasciandone altri. La denuncia arriva dalla quarta edizione di  Africa Mediata,  il dossier realizzato da Amref (la più grande onlus sanitaria africana che interviene in Africa sub-sahariana) in collaborazione con i ricercatori dell'Osservatorio di Pavia per analizzare in che modo viene oggi rappresentato in tv, sui giornali e sui social il continente africano.

Nella quarta edizione, oltre all'analisi quantitativa, i ricercatori hanno scelto di approfondire come i media italiani raccontano la spinta all'innovazione tecnologica in Africa.

Il rapporto rileva la crescente “marginalità dell’informazione sull’Africa”. Nel periodo fra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 si contano 953 notizie sui quotidiani nazionali (3 in meno al mese rispetto al 2021), 1.174 servizi nei notiziari di prima serata (il 22 per cento in meno rispetto al 2021), e 700 rieferimenti nei programmi di infotainment (1 ogni 87 ore di trasmissioni). Si raccontano due Afriche. Quella qui da noi (fatti ambientati in Italia o in altri paesi occidentali) si concentra sull’emergenza migranti e su eventi di cronaca. Quando invece si parla dei fatti del contiene africano fanno notizia soprattutto i viaggi dei ministri italiani e i temi legati all’ambiente. “Al di fuori delle condizioni di emergenzialità, il silenzio sull’Africa è pressoché assoluto”, denuncia il rapporto. A temi come le questioni sociosanitarie  e la cultura vengono riservate briciole di informazione. Del tutto sotto rappresentato il tema dell’innovazione. Due dati su tutti lo confermano: l’estrema marginalità del tema, limitato praticamente alle sole testate specializzate (sono appena 96 gli articoli pubblicati sull’argomento nel corso del 2022) e la quasi esclusiva connotazione esogena dei cambiamenti, descritti per lo più come conseguenze di progetti esportati dall’Italia o comunque dalla porzione occidentale del mondo. Un approccio, questo, che non fa che alimentare la solita percezione di un continente “sotto tutela”, denuncia Amref.

“Le narrazioni sull’Africa sono spesso condite di luoghi comuni e falsi miti che rischiano di condizionare il nostro modo di guardare a questo vastissimo continente: un territorio ricco di differenze quanto di risorse, e che appare determinato a conquistare il proprio futuro con ogni mezzo, anche attraverso l’innovazione digitale”, affermano nella premessa del rapporto Paola Crestani e Guglielmo MIcucci, rispettivamente presidente e direttore di Amref Italia. La stessa Amref sperimenta sul campo la grande capacitò di innovazione del continente africano. “Da tempo, infatti, Amref utilizza le nuove tecnologie per promuovere e garantire il diritto alla salute nel continente. Lo fa attraverso applicazioni e servizi mobile in grado di migliorare la formazione del personale sanitario locale. E poi adottando metodologie di intervento innovative che, anche grazie al digitale, aumentano la capacità di resilienza delle comunità a eventi dirompenti come i cambiamenti climatici o la diffusione di malattie infettive”.

 
 
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