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domenica 16 marzo 2025
 
Tradizioni
 

L'albero, il Presepe, la Messa: Natale per ritrovare la famiglia

20/12/2018 

Come tutti gli anni, all’Immacolata abbiamo addobbato l’albero di Natale e abbiamo allestito il vecchio presepe, che apparteneva ai miei genitori e ora viene preparato dai miei figli già grandi. Nel corso degli anni abbiamo cambiato palline colorate e festoni luminosi, abbiamo modificato la disposizione delle statuette, spesso riducendone il numero a quelle più rilevanti, e che si sono conservate intatte nei decenni. Ma il rito della preparazione del Natale è rimasto lo stesso. E come ogni anno, la vigilia ci prepareremo al pranzo natalizio e poi a quello di Santo Stefano, da trascorrere il primo con la mia famiglia e il secondo con quella di mia moglie. A Messa i nostri figli, ormai giovani adulti, vanno raramente, ma non mancano di andarci la notte del 24, incontrandosi con i vari amici, anch’essi non praticanti se non nella notte di Natale. Sembra che, in mezzo ai tanti cambiamenti, le tradizioni del Natale si conservino intatte, come se fossero un luogo sicuro a cui tornare ogni anno.

GIANLUCA E FRANCESCA

— Da sempre il Natale è la festa della famiglia e sono fortunate quelle famiglie che si possono ritrovare serenamente unite in queste festività. Il rinnovarsi di alcune tradizioni, lungi dall’essere una ripetizione automatica e un po’ noiosa del passato, è un meccanismo prezioso di mantenimento della propria identità, personale e familiare. Perché ci offre una specie di impalcatura grazie alla quale i legami affettivi vengono rinnovati con metodo. Cioè attraverso alcuni appuntamenti fissi che fin dall’infanzia si presentano con regolarità. Lo capiscono molto bene coloro che, per i più svariati motivi, si ritrovano a vivere queste scadenze da soli o in situazioni affettive diverse da quelle consuete. È importante allora che, specialmente nei momenti di cambiamento dell’esistenza, queste opportunità di incontro vengano rinnovate in modo fedele. I più giovani sono soprattutto coloro che, essendo nella fase della crescita, sono legati ai rituali come quelli descritti nella lettera di Gianluca e Francesca. Tutto questo ha come obiettivo quello di ritrovarsi ancora una volta uniti, superando le tensioni quotidiane e i conflitti aperti nelle famiglie. È in primo luogo l’occasione per esercitare la difficile arte del perdono. Difficile non solo perché è faticoso perdonare chi ci ha ferito, ma soprattutto perché richiede che anche noi sappiamo chiedere perdono. Non possiamo ritrovarci di fronte al presepio se la nostra famiglia non riesce a sentirsi unita nella sincera e reciproca richiesta di scuse e offerta di perdono. In caso contrario, se i dissapori danneggiano un momento sacro come questo, rischiamo di provocare ferite difficili da rimarginare.

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