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domenica 13 ottobre 2024
 
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Il Papa scuote l'America: «No alla pena di morte e al commercio di armi»

24/09/2015  Ieri una delle principali tappe politiche del viaggio negli Stati Uniti. Al Congresso il Pontefice ha pronunciato un discorso accorato, mettendo in luce due contraddizioni profonde della democrazia americana: la pena capitale e il commercio di fucili, pistole e sistemi d'arma più elaborati. Oggi l'intervento all'Onu, l'incontro interreligioso a Ground Zero e la visita alla parte più povera di Harlem.

Washington, 24 settembre 2015. Francesco al Congresso degli Stati Uniti d'America. E' la prima volta che un Papa parla nel "tempio" della democrazia americana. Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.
Washington, 24 settembre 2015. Francesco al Congresso degli Stati Uniti d'America. E' la prima volta che un Papa parla nel "tempio" della democrazia americana. Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.

Di fronte al Congresso degli Stati Uniti a camere riunite, papa Francesco pronuncia un discorso accorato, schietto, diretto, senza timori reverenziali nei confronti di uno dei massimi poteri mondiali. E mette il dito sulle due contraddizioni laceranti dell'America, quella che ha radici profonde nello spirito dei suoi pionieri e nel "cuore di tenebra" del Paese più libero del mondo: no alla pena di morte, no alla libera vendita delle armi.

"Abolire la pena di morte in tutto il mondo", chiede espressamente il pontefice ai delegati sul palco del Campidoglio. Non solo: papa Bergoglio esorta il Congresso americano a "fermare il commercio delle armi". Nel luogo simbolo, insieme con la casa Bianca,  della superpotenza americana, Francesco, parlando a senatori e parlamentari, ha ricordato la "regola d'oro" che si rifà al motto evangelico "fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te", aggiungendo che questa regola "ci mette anche di fronte alla nostra responsabilità di proteggere e difendere la vita umana in ogni fase del suo sviluppo". Tale convinzione, aggiunge il pontefice argentino, "mi ha portato, fin dall'inizio del mio ministero a sostenere a vari livelli l`abolizione globale della pena di morte. Sono convinto che questa sia la via migliore, dal momento che ogni vita è sacra, ogni persona umana è dotata di una inalienabile dignità, e la società può solo beneficiare dalla riabilitazione di coloro che sono condannati per crimini". Mai nessuna personalità esterna aveva pronunciato una richiesta del genere al Congresso americano.

Francesco ha ricordato il recente appello dei vescovi statunitensi contro la pena di morte. Ma un altro passaggio molto importante, anch'esso diretto al cuore dell'America è quello che riguarda lo stop al commercio delle armi, che come è noto negli Usa in molti Stati è libero. Un commercio che ha provocato una lunga scia di sangue in varie città americane, a cominciare dalle scuole: "Perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società? Purtroppo, la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente". La proposta di pace di Francesco nei confronti di una delle democrazie più forti del mondo si esplicita così in due proposte che scuotono l'America nel profondo.

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