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mercoledì 23 aprile 2025
 
 

Arte, l'angelo risorto dal carbone

05/05/2012  Chiuse le miniere, Gateshead, in Inghilterra, moriva di disoccupazione. Poi l'idea: farne, con Newcastle, un centro per l'arte contemporanea. E le città rinascono.

Un angelo di acciaio, risorto dalle ceneri del carbone, per dimostrare al mondo che l’arte contemporanea rende e porta business, lavoro e ricchezza, ai vecchi centri della Rivoluzione industriale, oggi finiti alla periferia del mondo. L’Angel of the North, questa enorme scultura di 200 tonnellate di acciaio, cinquanta metri di braccia e venti di altezza, inventata da un cattolico, Antony Gormley, è una delle piu’ importanti attrazioni turistiche dell’Inghilterra di oggi, visitata da circa 150.000 persone ogni anno. Il comune di Gateshead, il centro più importante di arte contemporanea fuori Londra, l’ha voluta come segno di speranza, proprio fuori dall’autostrada A1, dove oltre cento miniere di carbone hanno chiuso tra il ’50 e il ’70, mandando gli abitanti di queste zone in cima alle classifiche della disoccupazione.

Dalla povertà li ha fatti uscire la cultura che ha portato qui business e lavoro. L’angelo è soltanto una delle attrazioni culturali di questa zona, che, secondo una ricerca degli anni Ottanta, aveva l’offerta di arte e musica più bassa del Paese, circa un terzo sotto la media nazionale e metà di quella di Londra. È stata una ricerca, condotta negli anni Ottanta, a rivelare che qui, la gente era assetata di musica e teatro. Vi erano sì, a due passi, nella vicina citta’ di Newcastle, la Northern Sinfonia, una delle orchestre piu’ interessanti d’Europa e il Theatre Royal, ma mancava una offerta artistica varia.

In compenso la zona poteva contare su una fortissima identità regionale e case a basso costo, due risorse sulle quali l’amministrazione comunale ha deciso di investire capendo che, in una economia globalizzata, dove le aziende dei servizi possono collocare i loro uffici dove vogliono, offrire una sede attraente voleva dire attirare business. E così è stato. Coinvolgendo la città gemella di Newcastle e abbellendo il lungo fiume Tyne – Newcastle si trova sulla riva Nord del corso d’acqua mentre Gateshead si trova su quella Sud – la città è stata capace di attrarre aziende del settore leisure, business e turismo che hanno deciso di aprire qui i loro uffici.

Basta sedersi alla sera in un ristorante sul lungo fiume Tyne per ammirare il ponte Millenium bridge, che si illumina come un arcobaleno, e il centro di musica Sage, che si trasforma in una nave, per capire perché il settore dei servizi conta qui su oltre 72.000 dipendenti di diverse aziende, dalla ristorazione ai trasporti, dalla finanza alla pubblica amministrazione. Oltre al ponte del Millennio, aperto nel 2001 e costato 22 milioni di sterline, oltre 26 milioni di euro e al Sage, dove sono state investiti 70 milioni di sterline, oltre 80 milioni di euro - Gateshead vanta il Baltic centre for contemporary art, un vecchio mulino per il grano trasformato nel 2002, con 50 milioni di sterline, quasi 60 milioni di euro, nel centro più importante di arte contemporanea fuori Londra. In poco piu’ di dieci anni 250 milioni di sterline, quasi 300 milioni di euro, sono stati investiti in una infrastruttura culturale che ha segnato il Rinascimento di queste due città.

In Gran Bretagna, dove fu proprio la rete di canale che copre l’intero Paese a consentire la Rivoluzione industriale, è il fiume che viene spesso usato per offrire spazi piacevoli di ristorazione e un panorama attraente dei quali abitazioni e uffici approfittano. Così è capitato a Londra, nella zona delle Docklands, il vecchio porto, a Sheffield e anche a Birmingham. Anche in questo momento di crisi Gateshead continua a contare su una economia varia e in ottime condizioni. Soltanto il settore del turismo vale 1,2 miliardi di sterline, circa 1,4 miliardi di euro. Il centro internazionale di business, aperto nel 2004, fornisce spazi per uffici di aziende di diversi paesi mentre il Baltic Business Quarter, ancora in fase di sviluppo, garantirà quasi 140.000 metri quadrati di spazi per uffici per circa settemila posti di lavoro. Proprio accanto al centro di musica Sage verra’ costruito un centro per conferenze e mostre.

Continua intanto la rigenerazione del centro città che darà lavoro a mille persone e garantirà sistemazioni per quasi mille studenti. Trentacinque aziende del settore creatività si sono trasferite nella strada principale della città che è anche leader del settore informatico. Proprio qui, nel lontano 1984, la catena di supermercati Tesco ha offerto per la prima volta ai clienti la possibilità di comprare via Internet, ordinando al computer la spesa. Benché il settore manifatturiero continui a dare lavoro a 13.300 persone, il 14,4 per cento di tutti i dipendenti e quello delle costruzioni a 6.600 persone, il 7,1 per cento i servizi occupano ben 72.500 dipendenti, il 78,5 per cento.

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