Regioni importanti come Lombardia e Piemonte si erano già mosse per rendere ancora più severe le misure per il contenimento del virus. Ma nella tarda serata è arrivato il drammatico discorso con cui il premier si è rivolto agli italiani per introdurre una nuova fase di quella che ha definito la "più grave crisi del nostro Paese dal secondo dopoguerra". Resteranno in attività solo i servizi di pubblica utilità, essenziali: supermercati, negozi di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, banche, poste, assicurazioni, finanziarie, trasporti e attività produttive rilevanti per l'interesse nazionale. "La morte di tanti concittadini", ha detto, "è un dolore che ogni giorno si rinnova. Per i nostri valori non sono semplici numeri ma storie di famiglie che perdono le persone più care. Bisogna rispettare le regole con pazienza, responsabilità e coscienza. Dure ma non abbiamo alternative. Lo Stato c'è, lo Stato è qui. Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte, come una catena, a protezione del bene più importante: la vita".