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venerdì 02 giugno 2023
 
 

Il premio Buone notizie accende un riflettore sulla sicurezza stradale

28/01/2023  Premiata, con i giornalisti vincitori, l'associazione Lorenzo Guarnieri scelta come Buona notizia dell'anno per il suo impegno nella prevenzione degli incidenti in cui continuano a perdere la vita giovanissimi

Cade quanto mai a proposito la scelta della Buona Notizia del 2023, indicata dal Premio giornalistico Buone notizie nell’associazione "Lorenzo Guarnieri", nata nel 2010 «per ricordare Lorenzo, investito e ucciso a 17 anni, e per salvare delle vite umane, favorendo un’attività di prevenzione attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni e dell’opinione pubblica sul dramma della violenza stradale e fornendo anche assistenza alle famiglie colpite da incidenti gravi» premendo perché il tema della sicurezza stradale sia «una priorità dell’agenda politica».

Il riconoscimento è assegnato nell’ambito del Premio Buone notizie, che vede quest’anno tra i vincitori Monica Maggioni, direttorice del Tg1, Nello Scavo, inviato di guerra di Avvenire; e L’Osservatore di strada , supplemento mensile de L’Osservatore Romano nato nel giugno scorso con l’intento di creare un giornale di strada non per i poveri ma con i poveri. Consegnato il 28 gennaio 2023 al Seminario vescovile di Caserta giunge nell’ennesimo sabato di giovani vite perdute sulla strada. Nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 hanno perso la vita cinque ragazzi, tra i 17 e i 21 anni, nella perdita di controllo di un’auto lungo la Nomentana all’altezza di Tor Lupara. Dai primi rilievi a giudicare dalla dinamica si direbbe che abbia inciso non poco la velocità elevata, che resta uno dei principali fattori, insieme alla distrazione, di incidenti stradali con gravi conseguenze. A conferma di quanto ricordano continumente gli operatori dell’associazione Lorenzo Guarnieri : «Dietro ogni scontro grave ci sono sempre delle scelte e dei comportamenti sbagliati da parte degli individui: la velocità, la distrazione, l’alcol o la droga». La scelta è caduta sul loto lavoro virtuoso perché il tema è attualissimo, non si tratta infatti della contingenza di un giorno, ma di una tendenza che si sta verificando: negli ultimi mesi sono stati molti i ragazzi, il più delle volte molto giovani, che hanno perso la vita in incidenti che con comportamenti più cauti, più consapevoli, più responsabili si sarebbero potuti evitare. Il tema è sensibile, tanto da aver indotto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a parlarne durante il discorso di Capodanno per rivolgere ai ragazzi un appello alla responsabilità. Il senso del premio che è giunto alla quattordicesima edizione, nato a Caserta, da una idea dell’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana), si assegna  come sempre nella settimana in cui si festeggia il protettore dei giornalisti, San Francesco di Sales, la cui memoria liturgica ricorre il 24 gennaio. Il suo intento è diffondere la cultura della buona informazione e promuovere il racconto delle storie positive, ponendo l’accento sul bene silenzioso, che spesso fa notizia molto meno del male, mentre un buon esempio spesso impatta più di un discorso impegnato.

 
 
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