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sabato 08 febbraio 2025
 
Lotta ai tumori
 

L'azalea della ricerca per sconfiggere il cancro con Airc

05/05/2021  Il 9 maggio, per la festa della mamma, tornano in piazza i volontari della Fondazione Airc con le piante fiorite per tutti coloro che vorranno fare una donazione di 15 euro. È già possibile farsi recapitare a casa l'azalea tramite Amazon. Tutti i dati dei risultati della battaglia contro i tumori femminili

L’Azalea della Ricerca è sinonimo di Festa della Mamma. Il fiore di Fondazione AIRC ne è infatti diventato il simbolo. “Sbocciata” per la prima volta nel lontano 1984, questa colorata pianta si è dimostrata una preziosa alleata per la salute femminile e per il lavoro dei ricercatori sostenuti da AIRC.

Un regalo speciale per le mamme e per le persone cui vogliamo bene, un gesto concreto che in 37 anni ha consentito di raccogliere oltre 275 milioni di euro per sostenere il lavoro dei migliori scienziati impegnati a sviluppare metodi per diagnosi sempre più precoci e terapie personalizzate, più efficaci e meglio tollerate per i tumori che colpiscono le donne.

Domenica 9 maggio, Festa della mamma,  i volontari AIRC torneranno nelle piazze per distribuire l’Azalea della Ricerca a fronte di una donazione di 15 euro. L’Azalea sarà affiancata da una speciale Guida con informazioni su prevenzione, cura dei tumori e alcune facili ricette da dedicare alla mamma. Inoltre, è possibile ricevere l’azalea direttamente a casa o fare una sorpresa alle persone che amiamo ordinandola su Amazon.it, che rinnova così il supporto alla ricerca oncologica della Fondazione. Le consegne in tutta Italia ai donatori AIRC sono garantite da BRT Corriere Espresso che si riconferma partner tecnico dell’iniziativa. Tutti gli aggiornamenti sulla distribuzione sono disponibili in tempo reale su www.lafestadellamamma.it.
 

EMERGENZA CANCRO: IN ITALIA 182MILA DONNE SI AMMALANO DI TUMORE OGNI ANNO 
 

Circa una donna su tre è colpita da un tumore nel corso della vita, nel 2020 sono state stimate nel nostro Paese oltre 182.000 nuove diagnosi nel genere femminile. I nuovi casi di tumore più frequenti fra le donne sono stati: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone (13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100). Questi numeri ci dicono che è necessario continuare a investire nella ricerca oncologica perché la possibilità di avere nuove cure parte da lontano: le pazienti beneficiano oggi dei risultati che i ricercatori hanno ottenuto grazie a decenni di studi e investimenti. Anche per questo è fondamentale continuare a sostenere il loro lavoro, unica possibilità per arrivare a un futuro sempre più libero dal cancro.

 

I PROGRESSI DELLA RICERCA E LE PROSSIME SFIDE: IL TUMORE AL SENO 

Diagnosi precoce e terapie sempre più efficaci fanno sì che oggi in Italia ci siano quasi 3,6 milioni di pazienti che hanno superato un cancro, con un incremento del 37% circa rispetto a 10 anni fa. Nelle donne la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari a circa il 63 per cento rispetto al 54 per cento per gli uomini. In particolare, il dato cresce fino all’87 per cento per il tumore al seno dove la ricerca ha raggiunto risultati molto importanti. Resta però ancora tanto da fare per le forme più aggressive, quelle che non rispondono alle terapie oggi disponibili, come accade per il tumore al seno triplo negativo o per il carcinoma mammario metastatico.

 

INCIDENZA IN AUMENTO TRA LE DONNE PER I TUMORI DEL COLON-RETTO E DEL POLMONE
 

Negli ultimi anni la percentuale di sopravvivenza nei casi di tumore al colon-retto è arrivata al 65 per cento circa, grazie ai programmi di screening, alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie, sempre più precise e mirate. I dati indicano però un aumento dell’incidenza di questa malattia nella popolazione femminile, imputabile all’adozione di comportamenti poco salutari. Particolarmente preoccupante anche la crescita tra le donne di casi di tumore del polmone: solo nell’ultimo anno si è registrato un + 3,4 per cento. Per ridurre il rischio è fondamentale eliminare la prima causa: il fumo, l’85-90% dei tumori polmonari è causato proprio da questa abitudine nociva.  

 

Tra i ricercatori sostenuti da Fondazione Airc il professor Maurizio D’Incalci che ha portato avanti una ricerca incentrata sulla messa a punto una “biopsia liquida” per monitorare l’evoluzione del tumore ovarico. La ricerca è stata effettuata nell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di oncologia Irccs, guidati da Maurizio D’Incalci, oggi docente di Humanitas; consente di verificare la risposta alle terapie e di anticipare la diagnosi di recidiva. I risultati dello studio sostenuto da Fondazione AIRC sono stati pubblicati sulla rivista Clinical Cancer Research. In sintesi il loro metodo consiste in una biopsia liquida che rileva e misura il Dna tumorale circolante nel sangue, che permette di seguire l'andamento della malattia e la risposta alle terapie. In questo modo è possibile anticipare la diagnosi di recidiva anche di mesi rispetto ai metodi standard.

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