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domenica 18 maggio 2025
 
Papa Francesco
 

«L'ho disegnato come Superman per affetto»

09/03/2014  Parla Mauro Pallotta, che ha realizzato il murales "Super-pope" in via Plauto, nel rione di Borgo Pio, poco distante dal Vaticano. Il 26 febbraio l'artista ha incontrato il Papa cui ha donato una riproduzione dell'opera. «Non mi ha detto nulla, ma mi ha sorriso».

Il pittore Mauro Pallotta nel momento dell'incontro con Papa Francesco in piazza San Pietro, a Roma.
Il pittore Mauro Pallotta nel momento dell'incontro con Papa Francesco in piazza San Pietro, a Roma.

Non si sente una star, papa Francesco, ma una persona normale. Né vuole essere mitizzato in alcun modo. Ma non era questo l’intento che ha mosso l’artista romano quarantunenne Mauro Pallotta quando ha realizzato in via Plauto, nel rione di Borgo Pio limitrofo al Vaticano, il murales “Super-Pope”, rimosso dal Comune per motivi di «decoro ambientale».

Ricevuto dallo stesso Bergoglio mercoledì 26 febbraio, al termine dell’udienza generale, lo street artist ha donato al pontefice una riproduzione di quell’opera: «Era il mio sogno poterglielo regalare; ho preparato una versione su una tavoletta di legno grezzo. Non ho scambiato parole con il Santo Padre, ma nel momento della consegna del dono lui ha sorriso divertito e mi ha fatto una carezza sulla testa. È stato emozionante, specialmente guardarlo negli occhi e osservare il suo sguardo puro e pieno di vitalità».

 Per l’artista «Francesco è “Il Papa”: il suo corpo, i suoi occhi, le sue parole e principalmente le sue gesta sono quelle che ho sempre creduto dovesse avere un Papa. In un solo un anno di pontificato è stato in grado di avvicinare la Chiesa alla gente con un’empatia e un entusiasmo grandiosi. Sta usando i suoi poteri verso il bene, con i fatti, semplicemente», spiega.

Nato e cresciuto a Borgo Pio, il pittore ha usato una tecnica particolare: smalti e spray sopra una texture di lana d’acciaio. «Rappresentare papa Francesco nelle vesti di un super-eroe è stato naturale. Credo che quest’immagine sia piaciuta tanto perché, con un disegno semplice e ispirato a Superman, sono riuscito a rendere visibile su carta semplice – attraverso colori acrilici e linguaggio grafico – un’idea che in molti avevano già dentro».

Sui social network Pallotta ha ricevuto migliaia di commenti provenienti da ogni parte del mondo, positivi nella maggioranza dei casi. I complimenti più numerosi? «Sono arrivati da persone non credenti ma di diverse fedi, che hanno guardato con un sorriso al mio gesto, perché probabilmente condividevano con me l’idea che questo Papa sia in prima di tutto un uomo buono e un simbolo di positività».

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