Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 16 febbraio 2025
 
Cinema
 

La favola di Mohammed, il palestinese che ha vinto l'X Factor arabo

17/04/2016  E' nelle sale il film "The Idol", ispirato alla storia vera di un giovane di Gaza che dopo mille difficoltà ha vinto il più seguito talent show del mondo arabo e ora è diventato ambasciatore dell'Unicef. Una pellicola che mantiene il tono favolistico tipico di un altro lavoro simile e di grande successo come "The millionaire", e che come in quel caso sa dosare bene sorrisi e commozione.

Non c'è nessuna differenza tra i giovani in fila per partecipare al Cairo ai provini del talent show Arab Idol e quelli che in Occidente sognano X Factor. Solo che nel 2012 tra loro ce n'era uno con mille motivazioni in più: Mohammed Assaf aveva 23 anni, era nato e cresciuto nei territori occupati della striscia di Gaza fra le macerie delle bombe e aveva dovuto superare frontiere reali e culturali per essere lì. Ma alla fine fu ammesso e vinse diventando un simbolo di speranza per il popolo palestinese. Ora gira il mondo come ambasciatore di pace per l'Unicef. La sua storia è raccontata in The Idol, film diretto da Hany Abu-Assad che comincia mostrandoci Mohammed da bambino, quando, insieme agli amici Ahmad e Omar, e alla sorella Nour, un maschiaccio più tosto di tutta la compagnia, sogna di formare una band per accompagnare la sua meravigliosa voce.

In questa prima parte si affronta in modo molto convincente anche il tema dell’emancipazione femminile, mostrando Nour in tutta la sua tenacia a voler suonare la chitarra con la band nonostante la società palestinese non lo ammetta. Il microcosmo dei quattro piccoli amici contiene anche il seme dell’integralismo islamico, al quale aderirà di lì a poco Omar, dopo essere stato respinto proprio dalla ragazzina. La parte che riguarda Mohammed da grande è costruita invece come una sorta di “sogno arabo”, sulla falsa riga di quello americano, in cui il talento e la volontà vincono su tutti gli ostacoli, che in questo caso sono di natura politico-religiosa. Ne risulta un film  che mantiene il tono favolistico tipico di un'altra pellicola simile e di grande successo come "The millionaire" e che come in quel caso sa dosare bene sorrisi e commozione. Ma è il volto della piccola Nour alla fine quello che più resta impresso: la sua passione, la sua sensibilità e il suo coraggio anche verso l'ottusità degli adulti sono forse il messaggio più forte e più universale che il film lancia. 

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
4

Stai visualizzando  dei 4 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo