L’invito a "cambiare strada" è dichiarato apertamente nel manifesto del corso: “Change! Sostenibilità e nuovi stili di vita tra informazione e disinformazione”. E’ il titolo del nuovo laboratorio di giornalismo sociale proposto dalla Scuola di cultura del Giornalismo “Chiodi”, del Centro Kolbe di Mestre.
Impatto zero, consumo responsabile, limiti del pianeta, riequilibrio tra nord e Sud del mondo, ma anche la pace “necessaria”, il recupero delle relazioni e del tempo della relazione per una ecologia dei rapporti. Sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati dai relatori che si alterneranno negli otto sabati che compongono il laboratorio 2014 della Chiodi. Ovviamente con un’attenzione speciale per come queste questioni calde vengono trattate dai media.
Il corso, che inizierà l’1 marzo e si concluderà il 31 maggio, sarà aperto da una lectio magistralis del sociologo Gianfranco Bettin. Seguiranno le lezioni di Franco Martini, segretario nazionale della Filcams-Cgil, sul dibattito attorno alle liberalizzazioni commerciali e le domeniche aperte; padre Renato Kizito Sesana, giornalista e missionario comboniano, racconterà la “sua” Africa, il geologo Mario Tozzi parlerà di Terra al limite del collasso, padre Adriano Sella cerherà di spiegare che significa cambiare stile di vita nelle scelte quotidiane, il coordinatore nazionale della “Tavola della pace” Flavio Lotti parlerà di armi e riarmi, Eva Alessi, responsabile sostenibilità del WWF, spiegherà come si può vivere senza sprechi, e infine Stefano Trasatti, direttore del Redattore Sociale, chiuderà con una proposta di nuovo stile di giornalismo. Il laboratorio, giunto alla settima edizione, è coordinato da Alberto Laggia e Luciano Scalettari, inviati del settimanale “Famiglia Cristiana”, ed è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto. (www.centrokolbemestre.it)