«Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti». Con queste parole papa Francesco ha chiesto una particolare mobilitazione per il Mercoledì delle Ceneri 2 marzo affinché sia una giornata di pace e preghiera per la guerra in Ucraina; perchè la prima giornata di Quaresima venga dedicata al raccoglimento per il Paese europeo. «La Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra». Un invito accolto da tanti lungo tutto lo Stivale, da Milano a Cascia, all’Aquila a Catania.
Milano
Si parte da Milano dove accogliendo l’invito del Papa, per mercoledì 2 marzo, è stata indetta una giornata di digiuno e preghiera per la pace. Lo stesso 2 marzo, nel Duomo di Milano, alle 16.30 è in programma l’Adorazione eucaristica con l’Arcivescovo Mario Delpini; alle 17.30 seguirà la Messa capitolare presieduta dall’Arciprete, monsignor Gianantonio Borgonovo.
Cascia
La comunità invita «tutti i devoti di Santa Rita nel mondo a unirsi a noi, mercoledì 2 marzo alle 17 alla Santa Messa nella quale reciteremo una preghiera per la pace in Ucraina. Accogliendo l’appello del Santo Padre, uniremo le nostre voci al grido che si alza al cielo per chiedere che per questo inferno ci sia solo una parola: fine». Queste le dichiarazioni della Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia, Suor Maria Rosa Bernardinis, che il 2 marzo, desidera fortemente partecipare alla rete di preghiera a cui Papa Francesco ha dato il via. Con lei, anche la famiglia agostiniana di Cascia e quella dei devoti della santa degli impossibili, che potrà recarsi in Basilica o collegarsi in diretta streaming al canale YouTube del Monastero Santa Rita da Cascia youtube.com/monasterosantarita.
«Questa comunione di preghiera» evidenzia la claustrale «segna anche il mercoledì delle Ceneri e quindi l’inizio della Quaresima. Perciò, ci auguriamo che Dio ci indirizzi alla conversione del cuore di cui abbiamo bisogno, per accogliere il dono della Vita nuova a cui ci apre la Pasqua. Invocheremo l’intercessione di Santa Rita che è stata ed è fulgido esempio di dialogo, riconciliazione e pace. Vivendo e amplificando questi valori, lei compie ancora cose straordinarie, perché solo l’amore ci dà il vero potere, quello di creare e non di distruggere».
Le monache di Cascia in preghiera davanti al corpo di Santa Rita
Il testo della preghiera per la pace in Ucraina. L’incipit, è tratto da “Gesù nostra pace” di San Giovanni Paolo II.
Gesù Cristo!
Figlio dell’eterno Padre,
Figlio della Donna, Figlio di Maria,
non ci lasciare in balia della nostra debolezza
e della nostra superbia!
O’ Pienezza Incarnata!
Sii tu nell’uomo terreno!
Sii tu il nostro Pastore!
Sii tu la nostra Pace!
Ascolta la preghiera che si eleva
da tutta la Chiesa, e da ogni uomo di buona volontà.
Dona la sospirata pace
al popolo Ucraino e a tutte le Nazioni della terra!
Possa l’Umanità vivere finalmente un’era di fraternità!
Te lo chiediamo per l’intercessione di Santa Rita,
donna di riconciliazione e di pace.
Amen.
L’Aquila
La diocesi de L’Aquila parteciperà alla preghiera e al digiuno per l’Ucraina nel mercoledì delle Ceneri. L’arcivescovo Giuseppe Petrocchi ha invitato le parrocchie e i fedeli ad aderire all’appello di Papa Francesco per chiedere a Dio il dono della pace. Una particolare preghiera viene elevata dal cardinale durante la celebrazione del mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima, che presiede al Torrione nella Chiesa parrocchiale di San Pio X, alle 18.
Modena- Nonantola
Anche la Chiesa di Modena-Nonantola si unisce all’appello di papa Francesco con un momento di preghiera per la pace in Ucraina: mercoledì 2 marzo alle 13.30 al Duomo di Modena. La veglia è guidata dall’arcivescovo Erio Castellucci al quale si uniranno il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la prefetta di Modena Alessandra Camporota. La preghiera si rinnoverà tutti i venerdì di Quaresima.
Carpi
Per l’occasione la Chiesa di Carpi propone un momento pubblico di preghiera personale e comunitaria aperto a tutti, con l’apertura straordinaria della Cattedrale dalle ore 12 alle ore 14. La preghiera è presieduta dal vicario generale della Diocesi, monsignor Gildo Manicardi. La preghiera e il digiuno proseguono per l’intera giornata in particolare nel corso delle celebrazioni per il Mercoledì delle Ceneri che si tengono in Cattedrale alle ore 19 e in tutte le parrocchie della Diocesi.
Bolzano-Bressanone
Il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser celebra alle 9 in duomo di Bolzano il rito delle Ceneri che segna l’inizio del tempo di Quaresima. «Questa guerra» ha detto «è davvero una follia, un attentato al grande progetto di pace dell’Europa. Questa guerra sul suolo europeo è una sconfitta per tutti noi». «Come crediamo nel potere della preghiera, della riconciliazione e della volontà di pace. Chiedo a tutti i credenti di pregare per il popolo dell’Ucraina, che sta soffrendo particolarmente per gli orrori, la distruzione, la violenza e l’insensatezza di questa guerra. Con questa preghiera chiediamo anche un ripensamento a coloro che sono al potere e a tutte quelle persone che giustificano, vogliono e conducono questa guerra». Monsignor Muser invita, inoltre, tutte le parrocchie della diocesi a suonare le campane a mezzogiorno di mercoledì 2 marzo, «quale segno esteriore della nostra volontà di pace, riconciliazione e solidarietà con le persone colpite dal conflitto».
Catania
In Cattedrale a Catania l’arcivescovo monsignor Luigi Renna, alle ore 13, prega «affinché il popolo ucraino possa tornare a respirare un clima di pace e serenità». Il momento sarà rivissuto, nuovamente, insieme alla Comunità di Sant’Egidio il 5 marzo alle ore 20 sempre nella basilica dedicata a Sant’Agata.
«Davanti al balbettio di un mondo ancora incredulo per gli echi di guerra che giungono dall’Ucraina» scrivono dall’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’arcidiocesi etnea «Papa Francesco sempre più preoccupato per le violenze perpetrate soprattutto sulla popolazione civile, che, per difendere il più elementare diritto naturale alla vita, è costretta ad abbandonare la propria terra, le proprie case, ingrossando a dismisura le file dei profughi che sperano di trovare scampo in un nuovo spazio sociale lontano dal proprio habitat quotidiano, durante l’Angelus della domenica ha lanciato un accorato appello: tacciano le armi. Il tono grave usato dal Santo Padre tende a scuotere le coscienze perché possa cessare la spirale di violenza per lasciare la parola ai negoziati di pace».
I sindaci della Valle Dell’Aniene
I primi cittadini dei 31 Comuni della Valle dell’Aniene si ritrovano il 2 marzo alle 19, presso la basilica di Sant’Andrea Apostolo a Subiaco, per un momento di preghiera per la pace in Ucraina. «L’iniziativa» spiega al Sir Gina Panci, commissario della X Comunità montana dell’Aniene (Cma) e sindaco di Cerreto Laziale «nasce come volontà dell’intera comunità degli abitanti della Valle dell’Aniene, rappresentata in questa occasione dai sindaci, di unirsi e stringersi intorno al popolo ucraino, per ribadire il proprio ‘no’ a questa guerra e a tutti i conflitti che si stanno combattendo nel mondo. La nostra comunità è composta da piccoli comuni che per territorialità sono abituati ad agire da soli. Questa volta abbiamo voluto unire le nostre voci per essere più forti nella condanna della guerra e per dare un segnale di unità. Quando ci si muove uniti il messaggio arriva più forte e riesce a svegliare tante coscienze».
Agesci
Agesci aderisce alla giornata di preghiera. «È responsabilità di ognuno di noi, a cominciare in particolar modo dalle istituzioni politiche nazionali e internazionali, non solo evitare e fermare questo conflitto armato, ma promuovere la cultura del dialogo, poiché il ricorso alla violenza, mai e in nessun caso può essere la via per il confronto fra i popoli» dichiara l’Associazione guide e scout cattolici italiani. «I capi e le capo, i ragazzi e le ragazze dell’Agesci, nel legame con i loro fratelli del mondo» si legge in un comunicato «vivono la fratellanza internazionale come elemento imprescindibile dell’essere scout. Ogni giorno gli scout e le guide di tutto il mondo scelgono di impegnarsi come cittadini attivi nel mondo ed operatori di pace. Ogni scout e ogni guida continuerà incessantemente a farlo. La pace fa parte di noi e dei nostri valori, la vogliamo perseguire e rispettare ogni giorno, in ogni luogo». L’associazione, che conta 180mila soci in tutta Italia, si unisce «nella preghiera del Santo Padre e all’appello di tutti i popoli affinché si fermi subito la follia della guerra, affinché possa scoppiare la pace tra i popoli!».
Azione Cattolica italiana
Anche Azione cattolica italiana, «come tutte le Ac del mondo riunite nel Forum internazionale di Azione cattolica», condivide «”il grido della pace” di cui Papa Francesco si è fatto interprete», si legge in una nota della presidenza nazionale, e «rinnova il proprio impegno a essere un anello di quella grande catena di donne e uomini di speranza, di dialogo e di solidarietà che considerano la pace un bene prezioso che supera ogni barriera, da promuovere e tutelare sempre».
Aderendo alla proposta del pontefice, «poiché tutti siamo chiamati ad essere costruttori di pace», i ragazzi, i giovani e gli adulti di Azione cattolica di tutta Italia, «condividendo la troppo lunga sofferenza di tutta la popolazione ucraina, in particolare di tanti bambini, partecipano alla giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Ucraina e nel mondo indetta il 2 marzo», si legge ancora nella nota. «Offriamo la nostra concreta disponibilità – affermano dalla presidenza nazionale – a contribuire all’organizzazione in tutte le parrocchie e le diocesi del Paese di questo momento di digiuno e preghiera, nel mercoledì delle ceneri in cui la Chiesa di Cristo celebra la sua giornata penitenziale. Con Papa Francesco e con i vescovi delle Chiese di tutta l’Europa, l’Azione cattolica ripete a voce alta: nel nome di Dio, fermatevi adesso! si ponga fine immediatamente all’aggressione russa e si faccia tutto il possibile per proteggere donne, uomini e bambini innocenti».
Caritas Ambrosiana
Caritas Ambrosiana, infine, accogliendo l’invito di Papa Francesco, rilanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana, si unisce mercoledì 2 marzo, alla Giornata di preghiera e digiuno per invocare la pace in Ucraina. Alle ore 13, operatori e volontari si incontrano per una celebrazione nella chiesa di San Bernardino alle Ossa, in piazza Santo Stefano a Milano.