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venerdì 04 ottobre 2024
 
politica
 

L'Italia torna al voto? La fermezza di Mattarella

27/05/2018  Giuseppe Conte rassegna l'incarico dopo l'incontro con il capo dello Stato. Punto di rottura l'imposizione di Salvini e Di Maio dell'euroscettico e antitedesco Paolo Savona alla guida di un ministero importante e cruciale come l'economia

È durata appena quattro giorni l'incarico che il capo dello Stato ha affidato a Giuseppe Conte per la formazione di un governo M5s-Lega. Conte si è scontrato sul nodo del ministro dell'Economia.Come è noto, Salvini, secondo azionista di maggioranza di un governo Lega-Cinque Stelle voleva a tutti i costi l'euroscettico e antitedesco Paolo Savona. Ma su questo l'intransigenza di Mattarella è stata granitica. Per il capo dello Stato non si poteva consegnare il Paese a visioni di fondo antieuropeiste.

Uno scontro istituzionale senza precedenti nella storia della Repubblica, di cui Conte, evidentemente non in grado di mediare, ha fatto le spese. "Abbiamo lavorato per settimane, giorno e notte - ha commentato Matteo Salvini - per far nascere un governo che difendesse gli interessi dei cittadini italiani. Ma qualcuno (su pressione di chi?) ci ha detto No. Mai più servi di nessuno, l'Italia non è una colonia. A questo punto, con l'onestà, la coerenza e il coraggio di sempre, la parola deve tornare a voi!".

Assolutamente  vano è stato la tardiva dichiarazione di europeismo diffusa dallo stesso Savona. Ora non resta che tornare al voto. Ed è forse ciò che voleva Salvini, dopo aver letto i sondaggi che danno la Lega al 25 per cento, ostinandosi a non ritirare la candidatura di Savona contro il veto del Quirinale.  

 

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