Carissimo direttore, l’Onu ha raggiunto la stessa irrilevanza che aveva la prebellica Società delle Nazioni e questo non fa prevedere niente di buono. La stessa Onu, nata per «salvare le future generazioni dal flagello della guerra», è dai tempi della prima guerra del Golfo che ha iniziato ad autorizzare conflitti. Addirittura ora, in Siria, gli Usa hanno bombardato malgrado l’Assemblea si fosse espressa in modo contrario. Oltre settant’anni di diritto internazionale buttato alle ortiche, con buona pace di chi sostiene di avere come stella polare l’Onu. Come sempre, i governanti italiani si sottomettono e approvano, senza quella prudenza imposta dall’art. 11 della nostra Costituzione che, sappiamo bene, recita: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».
DAVIDE PATUELLI
Caro Davide, l’Onu non è riuscita a salvarci dal flagello della guerra. Rischia, anzi, di essere irrilevante nelle decisioni più importanti, sempre prese dagli Stati più potenti. Nel caso citato, gli Stati Uniti hanno bombardato senza che fosse certo se la responsabilità del massacro di Khan Sheikun fosse davvero di Assad. Ma ogni grande potenza ha le sue responsabilità. Tra le tante vittime di questa Guerra mondiale a pezzi, come l’ha definita il Papa, spesso c’è anche la verità. Non direi comunque che l’Onu sia diventata inutile, piuttosto il suo ruolo e il suo peso dovrebbero diventare più rilevanti. Sapendo che per arrivare alla pace ci vuole anche la buona volontà e si deve creare, a partire dalla vita di ciascuno, una mentalità di dialogo, che vada oltre gli interessi egoistici, i vantaggi economici e la ricerca del potere. In ultima istanza, la pace è un dono di Dio, che va invocato con coraggio e costanza. Come ci invita spesso a fare papa Francesco. Come ha detto all’Angelus della Domenica delle Palme, «il Signore converta il cuore delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi».