L'ora della speranza
Corona di gloria sempre si è sposata,
di fresco alloro o splendidi diamanti,
sul capo di poeti e di regnanti,
Ora si adagia, impudica sul veleno,
su un virus di perfida sostanza
ché veleno è di nome e di natura,
E il mondo intero viene ad imbrattare,
ladro di sogni, di pace e di speranza.
Impietosa infuria la gazzarra
Per scoprire il vero volto dell’epidemia.
germogliano sospetti di malizia e di inganno,
tetro tradimento dell’umanità,
o misterioso prodotto di natura,
gravida di incognite oltre l'umano;
e resta la tortura da condanna
Chi rode il tesoro immenso della vita.
E di usignolo non s’ode più armonia,
Lugubre incede l'immagine dei gufo.
Giulivi si accendono raggi d'amore
nei cuori più ricchi d’ardimento,
Testimoni di forza ultraterrena
che l'Onnipotente suscita, paterno,
per spegnere il vigore dei lamenti
avvolti nel grembo di folle paura.
Don Salvatore Callari
Mussomeli (Caltanissetta) 18 marzo 2020
Pasqua! Revival! 2020
E fu Pasqua! All’alba del terzo giorno!
Le pietre insofferenti d’essere odiato ricettacolo,
testimoni dell’ardente resa della morte
si ribaltano per dare al Figlio dell’Uomo
l’aroma puro della vita nuova.
Ora sono vere sulle sue labbra
le antiche promesse dei profeti.
Delle tenebre lo scettro si è spezzato,
il buio è trafitto dalla luce,
in un incantato tripudio, la luna e il coro delle stelle
nell’immenso scintillio del firmamento,
al cielo, al mare, al vento messaggero,
proclamano festanti la vittoria,
che sfalda le trame del maligno.
Sono mendaci gli infidi custodi
vittime impudenti e ignobile germe del bugiardo.
Sulle ali di ansia amorosa, corre Maddalena,
madida di pianto, vede e grida: Rabbunì!
Gustano i discepoli il crollo d’ogni delusione
al grido giubilante: è Risorto!
Sul crinale dei secoli cammina ancora,
per cercare la pecorella ch’è smarrita
e accende la favilla, madre dell’incendio d’amore.
Corrosi dal putridume dei malvagi,
con l’animo fanciullo, nella fede,
noi viviamo nel grembo della terra,
sognando le sinfonie del cielo.
Come Lui! Risorgeremo!
E sarà Pasqua!
Don Salvatore Callari