San Gaspare del Bufalo, Roma. Sopra e in copertina: gli animatori dell'oratorio estivo 2021 della parrocchia di Santa Francesca Romana all'Ardeatino.
«L’oratorio fa sentire tutti a casa». Susanna Sansone fa una sintesi perfetta dell’esperienza estiva nella sua parrocchia di San Gaspare del Bufalo, nel settore est della diocesi di Roma, eretta 40 anni fa e affidata ai Missionari del Preziosissimo Sangue. E l’affermazione non è veritiera soltanto per i circa 60 ragazzi dai 7 ai 13 anni che per tutto l’anno, e in questi giorni più numerosi (ben 140) per l’oratorio estivo che si concluderà il 2 luglio, affollano campetti da calcio e basket, giardini e strutture parrocchiali per cimentarsi in giochi, tornei, laboratori manuali, riflessioni. Luoghi familiari per lei, che oggi ha 22 anni, studia Lettere classiche all’università e ha cominciato a fare l’animatrice quando ne aveva appena 14, ma anche per i suoi tre fratelli: anzittutto Daniele, il maggiore, a 26 anni è il direttore dell’oratorio, a cui si sono uniti Michele, venticinquenne, e la diciassettenne Sara.
«Ma non siamo i soli: altre coppie di fratelli partecipano», si schermisce Susanna, ormai esperta educatrice, formatasi alla scuola del Centro oratori romani. «Questo è il sesto anno che organizziamo anche l’oratorio estivo, mentre quello ordinario ha preso il via nel 2013 con noi, ragazzi del gruppo giovani. Stiamo restituendo quello che abbiamo ricevuto dai nostri formatori, anche se nessuno di noi aveva un’esperienza oratoriana quando abbiamo cominciato. Ed è bello vedere che alcuni ragazzi, ora adolescenti, dopo aver vissuto l’oratorio in prima persona hanno deciso di mettersi a servizio dei più piccoli», sottolinea. «Davvero l’oratorio è un punto fra la Chiesa e la strada, in senso ampio: fra i 35 animatori ci sono un ragazzo musulmano, uno indiano, uno non battezzato, alcuni in crisi di fede. Ma siamo tutti legati dal valore della missione educativa, che abbiamo scoperto vivendolo e crescendo insieme», rimarca Susanna, particolarmente contenta per la presenza «di molti bambini con disabilità più o meno gravi, di età diverse, accolti e integrati in tutte le attività. E si è instaurato un rapporto di fiducia con molte famiglie. Fra gli iscritti, c’è un’intera classe di terza elementare, che ci ha chiesto: “Fateci stare ancora insieme”».
Don Alfredo Tedesco, 38 annil, responsabile del Servizio diocesano di pastorale giovanile di Roma.
Come filo rosso di queste tre settimane estive, all’oratorio San Gaspare hanno adottato il sussidio “Ricomincio da qui. Nuove avventure nel Summerland”, frutto del progetto degli oratori estivi romani stilato dal Servizio diocesano di pastorale giovanile con il Centro oratori romani, l’Azione cattolica ragazzi e l’Agesci. «Il testo, insieme a inno, gadget, video, grafiche, musiche, è scaricabile dal sito. Un esempio di pastorale integrata, frutto di un tavolo di lavoro iniziato quando eravamo in zona rossa», racconta il 38enne don Alfredo Tedesco, dallo scorso settembre direttore della Pastorale giovanile della diocesi di Roma. «L’ambientazione è il Far West, il tema di fondo è l’amore che nelle sue diverse declinazioni serve a ricostruire relazioni vere e un ambiente accogliente intorno a noi. E i più piccoli sono protagonisti di questa trasformazione e rinascita, per esempio pulendo i parchi nel proprio quartiere». Quindi «la parola d’ordine è ripartenza, con un’attenzione particolare verso i ragazzi, che hanno sofferto per la pandemia a livello emotivo ma anche nel cammino di fede. Su 337 parrocchie romane, poco più della metà è impegnata con attività estive per i ragazzi dai 6 ai 14 anni, dall’oratorio alle gite ai campiscuola. E molti adolescenti sono coinvolti come animatori», informa don Tedesco.
Lo conferma Emanuele Giulietti, 46 anni, ingegnere ricercatore di professione, che ha preso due settimane di ferie per seguire passo passo – quale direttore – le attività dell'oratorio estivo a Santa Francesca Romana all'Ardeatino, nel settore sud della diocesi. «Il “Gruppo Young” di adolescenti e giovani, che seguiamo come educatori, ha voluto sperimentare la gioia del servizio e mettersi a disposizione dei bambini, che non sono il futuro ma il presente», afferma. Nato nel marzo 2012, l’oratorio domenicale ha aperto i battenti grazie anche al supporto del Cor e per il periodo estivo sta offrendo due settimane di attività a una ventina di ragazzi sul tema “Sogni giganti”, fino al 18 giugno. «Hanno bisogno di tornare a sognare, giocare, essere liberi insieme, compresi quelli che provengono da situazioni disagiate. Dopo tante difficoltà causate dal Covid, stiamo vivendo un tempo di benedizione, di grazia, in cui riceviamo tanto e desideriamo dare altrettanto».