È ancora vivida l'immagine dei migranti, in fila nudi e al freddo, che attendono di essere sottoposti a un trattamento antiscabbia dagli operatori del Centro di primo soccorso e accoglienza di Lampedusa. Lo scandalo, diventanto di dominio pubblico in seguito al video trasmesso dal Tg2, ha portato alla rescissione del contratto di gestione del Cpsa da parte del ministero dell'Interno con la cooperativa Lampedusa Accoglienza.
Proprio in seguito all'emersione di questo episodio vergognoso, che ha aperto uno squarcio sui metodi di accoglienza in alcuni centri italiani e ha suscitato reazioni sdegnate anche in Europa, il Cisom - Fondazione Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta ha espresso la sua disponibilità ad assumere la gestione del Cpsa di Lampedusa. Impegnati in interventi di protezione civile a seguito di calamità naturali ed emergenze medico-sanitarie, i 35oo volontari del Cisom sono infatti infermieri, medici, psicologi, logisti, cuochi. Un'impegno ben sintetizzato dal motto dell'Ordine: "Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum" (Testimoniare la fede e servire i poveri).
"Il Cisom", ha dichiarato il presidente della fondazione Narciso Salvo di Pietraganzili, "dal 2008 collabora con la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza nell'ambito delle attività di soccorso in mare nel Canale di Sicilia. Operazione svolta sempre con grande attenzione umanitaria, professionale e spirito di servizio, in virtù della neutralità, dell'imparzialità e dell'internazionalità propria dell'Ordine di Malta. Valori alla base di molteplici attestati di apprezzamento e stima per il lavoro svolto giunti dalle amministrazioni locali e dallo Stato".
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.ordinedimaltaitalia.org