L’esercito ucraino si armerà con i carri armati Leopard 2 mandati dai tedeschi e dai polacchi e con i carri Abrams spediti dagli americani. Il via libera da Berlino e da Washington è arrivato quasi in contemporanea mercoledì 25 gennaio, ma le consegne dei carri armati non saranno immediate. La Germania prevede di consegnare i Leopard 2 promessi all'Ucraina "tra la fine di marzo e l'inizio di aprile", ha detto il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius. L’addestramento dei carristi invece comincerà già nei prossimi giorni, entro la fine di gennaio. Il Leopard 2 è un mezzo veloce e monta un cannone da 120 mm. "Il mio compito principale"; ha dichiarato Pistorius, "è ora avviare trattative con l'industria della difesa con l'obiettivo di abbreviare notevolmente i tempi di approvvigionamento”.
La Germania manderà 14 carri armati, dagli Stati Uniti ne arriveranno 31, ma con tempi ancora più lunghi rispetto alle consegne dalla Germania. Alcuni tank, infatti, devono ancora essere costruiti. Gli Abrams, inoltre, richiedono una manutenzione elaborata.
Intanto anche l’Italia si prepara a fare la sua parte con un nuovo decreto intergovernativo per la fornitura agli ucraini di materiale bellico. L’Italia sarebbe pronta inviare i sistemi missilistici di difesa antiaerea Samp-T, costruiti dal consorzio italo-francese Eurasm. L’Italia fornirà anche armi e munizioni di artiglieria. Intanto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, chiede si escludere le spese militari dal Patto di stabilità.
"Escludere gli investimenti sulla Difesa dal 'Patto di stabilità' sarebbe una decisione meramente tecnica e se fosse autorizzata dall'Europa toglierebbe la concorrenza tra tipi di spese, anche il ministro Giorgetti ha condiviso questa cosa e l'abbiamo portata sul tavolo dell'Europa così come altri Paesi, perché in un momento come questo tipo nessun Paese è in grado di tagliare gli investimenti sulla Difesa.Anche perché l'aiuto che abbiamo dato in questi mesi all'Ucraina è un aiuto che ci impone di ripristinare le scorte che servono per la Difesa nazionale, per cui le due cose sono collegate”, ha detto il ministro. Ottenuti i carri armati, ora l’Ucraina si concentrerà ora sull'equipaggiamento dell’aeronautica. “Adesso abbiamo bisogno anche di F16, F35, Eurofighter, Tornado e navi da guerra”, chiede il viceministro degli esteri ucraino Andrij Melnyk. Ma diversi governi occidentali rimangono contrari a tale mossa, temendo che gli aerei possano essere utilizzati per colpire obiettivi all'interno della Russia, dando al conflitto una escalation dagli esiti imprevedibili.Nel discorso tenuto mercoledì al Bundestag di Berlino per illustrare i dettagli del piano carri armati, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha insistito sul fatto che "non ci saranno consegne di jet da combattimento all’Ucraina".Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, la fornitura di carry armati a Kyiv è la prova del coinvolgimento diretto dell’Occidente nel conflitto in Ucraina.