Quando si guida un partito politico importante come la Lega, che ha oltre il 15 per cento dei consensi e compete con Forza Italia per la leadership del Centrodestra, sarebbe opportuno fare esternazioni che mirano alla soluzione dei problemi su un tema complesso e drammatico come quello degli sbarchi. L’ultimo tweet di Matteo Salvini non sembra andare in questa direzione. Dopo l’ecatombe della settimana scorsa, che ha visto trecento migranti inghiottiti dal mare per l’impossibilità di essere raggiunti dai nostri soccorsi, ecco che dieci barconi sono stati segnalati a Sud di Lampedusa. Ancora una volta la Marina e la Guardia Costiera stanno cercando di raggiungere queste carcasse del mare stipate di vite umane per scongiurare l’ennesima tragedia. Ancora una volta l’Europa sembra guardare da Bruxelles con cinica indifferenza, lo abbiamo ripetuto fino alla nausea. Di fronte a eventi che si sviluppano di ora in ora l’Unione si muove con la velocità e la determinazione di un elefante cieco.
Poi arriva il post su Facebook di Matteo Salvini:
“Dodici barconi carichi di immigrati (tutti pacifici?) sono stati segnalati a Sud di Lampedusa. Fosse per me li aiuterei, li curerei e darei loro cibo e bevande. Li soccorrerei ma li terrei al largo e non li farei sbarcare. Ne abbiamo abbastanza".
Dunque noi dovremmo raggiungere questi barconi della morte, lanciare loro cibo e bevande, forse anche qualche coperta, dato che molti muoiono per assideramento. E poi? E poi non si sa. Non si aggiunge che solo un ricovero su navi attrezzate come ospedali da campo come le navi anfibie San Marco, San Giorgio e San Giusto è possibile assicurare la salvezza di molti di questi profughi disperati, spesso vecchi, donne e bambini. Non si aggiunge che il controllo degli immigrati è più capillare attraverso il loro soccorso (come avveniva con la missione Mare Nostrum) piuttosto che lasciandoli vagare in mezzo al mare. Non si aggiunge che è impossibile salvare un barcone carico di uomini, se non lo si porta a terra, come sa qualunque marinaio di buon senso. E dunque che senso ha continuare con questo genere di proclami?
Con l’occupazione dell’Isis di Sirte abbiamo un esercito di terroristi islamici che ci ha dichiarato guerra a 200 miglia nautiche dai nostri confini, tutti gli italiani hanno lasciato la Libia, ci accingiamo ad andare in guerra sotto l’egida delle Nazioni Unite per fermare una minaccia che ha indignato e terrorizzato il mondo. Sarebbe opportuno che anche l’opposizione collaborasse evitando proclami senza senso. Il tempo per andare all’incasso demagogico dei voti è finito da un pezzo.