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L'ultima lezione del maestro D'Orta

02/02/2014  Perché nelle apparizioni mariane i ragazzi sono testimoni privilegiati? Il maestro D'Orta e il ruolo dei giovanissimi.

Il maestro D'Orta tra i ragazzi.
Il maestro D'Orta tra i ragazzi.

Se scorriamo la storia delle apparizioni mariane, notiamo che Maria ha spesso scelto dei piccoli come testimoni delle sue apparizioni. E non solo come semplici “messaggeri”, ma addirittura coinvolgendoli in modo diretto nel messaggio stesso, quasi che potessero, più e meglio dei grandi, proprio per la loro “piccolezza” e semplicità (per la purezza del proprio cuore) ascoltare e recepire quanto voleva dire.

Gli esempi più noti sono quelli di Fatima e Lourdes, a non voler considerare (ancora, ma credetemi, è questione di tempo) Medjugorje. Questo libro è interamente dedicato ai bambini. Consta di due parti: la prima, in cui si conosce “il pensiero dei bambini” su Gesù, la seconda, in cui ci si confronta con “il pensiero del maestro” (maestro elementare, non di vita) sulla storia di Nostro Signore, storia esposta con esempi e con linguaggio “moderno”, sì da coinvolgere (si spera) il giovane lettore.

C’è da chiarire che non sempre le opinioni dei ragazzi sono “conformi” alla dottrina della Chiesa, e spesso la fa da padrone l’ignoranza. Il fatto è che l’educazione religiosa in famiglia e nelle scuole non è più quella di una volta: quando c’è (ed è già una bella fortuna) è assai più sbrigativa e approssimativa di quella, ad esempio, dei miei tempi (anni Sessanta).

Questa è una realtà che non riguarda solo il Mezzogiorno d’Italia (dal quale proviene la maggior parte degli elaborati raccolti), ma l’Europa e il mondo.

di Marcello D'Orta
(tratto da "La Madonna fece un guaio con l’angelo",  Piemme).

 
 
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