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venerdì 11 ottobre 2024
 
Mostre
 

Il cuore antico della Bibbia

17/04/2014  Fino al 22 giugno nel Braccio di Carlo Magno, in Vaticano, duecento tesori, fra manoscritti e preziosi volumi a stampa, sono esposti nella mostra “Verbum Domini II”.

La Bibbia si mette in mostra dal 2 aprile al 22 giugno nel Braccio di Carlo Magno in Vaticano. Duecento tesori, fra manoscritti e antichi volumi a stampa, sono al cuore della mostra “Verbum Domini II”, che segue le orme di un'analoga mostra organizzata due anni fa, sempre in Vaticano.

Dalla Green Collection di Steve Green arrivano tesori da varie parti del mondo, conservati in biblioteche, abbazie, monasteri. Fra questi: un rotolo della Torah del XVII secolo, proveniente dalla comunità ebraica di Kaifeng, in Cina; pagine dei Salmi in greco dal Papiro Bodmer, del III o IV secolo; frammenti dei profeti Daniele, Ezechiele e Geremia dai rotoli del Mar Morto; parti della King James Bible.

Ambrogio Piazzoni, Vice Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticano, richiama l'attenzione dei visitatori su una “prima assoluta”, cioè “l’esposizione di un foglio del Papiro Bodmer XIV-XV. Si tratta di un manoscritto realizzato attorno all’anno 200 che trasmette quasi integralmente il testo dei vangeli secondo Luca e secondo Giovanni. È il più antico reperto fisico in cui possiamo leggere, ad esempio, il Prologo di Giovanni o il testo del Padre nostro di Luca, e già questo dato suscita emozioni particolari; ma soprattutto è la preziosa testimonianza dell’esistenza, già alla fine del II secolo, della sequenza dei quattro vangeli di Matteo e Marco e appunto di Luca e Giovanni, attestata in quegli stessi anni da Ireneo di Lione; Luca e Giovanni infatti, nel papiro si trovano in successione e, nella stessa pagina, finisce uno e inizia l’altro.

Questo manoscritto faceva parte di una collezione raccolta da Martin Bodmer in Egitto nel corso degli anni ’50 del secolo scorso;
è arrivato alla Vaticana nel novembre 2006 dopo essere stato acquistato all’asta da un generoso benefattore statunitense, Frank J. Hanna III, che lo donò a papa Benedetto XVI. È la prima volta che viene esposto al pubblico un foglio originale, e il foglio scelto è proprio quello in cui si incontrano i due vangeli.

 
 
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