Qui e in copertina, il dottor Fabio Abenavoli, presidente di Emergenza Sorrisi, con alcuni piccoli pazienti.
“Chirurghi, Anestesisti, Infermieri di terapia intensiva: sono questi i protagonisti della squadra di Emergenza Sorrisi che – in 13 anni di missioni chirurgiche – ha raggiunto i Paesi più remoti del mondo restituendo il sorriso a 5.151 bambini. Anche nella lotta contro il Covid non si sono tirati indietro. Hanno lavorato negli ospedali italiani in prima linea, instancabili e pronti a donare il loro tempo e tutta la loro esperienza senza chiedere nulla in cambio. Ora tocca a te!”
Un'equipe medica dell'Associazione al lavoro durante una delle missioni volontarie nei Paesi poveri.
Così l’Associazione medica presenta la nuova campagna di raccolta fondi: fino al 28 novembre è attivo il numero solidale 45594 per offrire il proprio sostegno ai medici e ai volontari dell’associazione. Supportando la campagna si potrà contribuire all’organizzazione di corsi di formazione dedicati a medici, infermieri e sanitari dei Paesi in cui opera Emergenza Sorrisi. I corsi, erogati in modalità online, aiuteranno gli operatori locali a fronteggiare la pandemia attraverso i seminari di prevenzione, diagnosi e trattamento del Covid-19.
Inoltre, i fondi raccolti attraverso la campagna contribuiranno allo sviluppo dell’azione umanitaria di Emergenza Sorrisi attraverso l’organizzazione di missioni chirurgiche e programmi di formazione e sensibilizzazione rivolti ai medici locali, pianificati in Afghanistan, Somaliland, Guinea e Benin.
«Nascere con una malformazione del volto rappresenta uno stigma e motivo di isolamento ed emarginazione in molti Paesi del mondo», spiega il dottor Abenavoli. «Nei Paesi in cui Emergenza Sorrisi è presente, la maggior parte dei piccoli pazienti e le loro famiglie devono affrontare lunghi viaggi per raggiungere un presidio ospedaliero, sfidando tutte le insidie di territori in cui spostarsi è molto complesso e talvolta impossibile. Per questi bambini iniziare a sorridere vuol dire ritrovare la speranza di un futuro». «Ogni bambino che operiamo è il più importante del mondo per noi», continua il Presidente dell’Associazione. «Come lo è per i suoi genitori. Nascere con una malformazione è un segno di riconoscimento impresso nel volto, che isola ed estrania il bambino, che ne è affetto: lo stigma invalida il volto del bambino e, al tempo stesso, la vita ed il futuro di tutta la sua famiglia».
Anche nella dolorosa emergenza sanitaria degli ultimi mesi, spiega Emergenza Sorrisi, che ha costretti a sospendere molte missioni chirurgiche in programma, i medici locali dell’organizzazione medica continuano a portare sorrisi, “perché molti di loro hanno acquisito da noi”, scrive l’Associazione, «le tecniche e gli strumenti. L'autonomia, in cui abbiamo creduto – e per cui tanto abbiamo lavorato in questi anni di interminabili partenze – diventa ora protagonista. E noi a distanza monitoriamo i risultati e li guidiamo, con rispetto e ammirazione”.
Emergenza Sorrisi sta continuando, costantemente, a formare online per la prevenzione, per aiutare i sanitari locali a fronteggiare la pandemia attraverso seminari, diagnosi e trattamento del Covid-19.