l'ammiraglio Andre Gueglio (a destra)
Impegnata concretamente nell'accoglienza dei profughi e nei migranti, la Caritas aggiunge un'altra attività di sostegno a quanti fuggono da guerre, fame, persecuzioni politiche e religiose, disastri ambientali. Nel corso dei lavori del Convegno nazionale "Misericordiosi come il padre" al quale partecipano circa 600 convegnisti da tutte le 174 diocesi italiane, è stata lanciata l'iniziativa "Warm up" letteralmente "riscaldare" in sostegno dell'operazione Sophia. Nei prossimi mesi Caritas italiana si è impegnata a fornire abbigliamento e calzature da distribuire immediatamente ai migranti soccorsi che, non di rado, rischiano l'ipotermia. Un problema che si deve affrontare rapidamente proprio con la disponibilità immediata di abiti asciutti. L'operazione è stata spiegata ai convegnisti dall'ammiraglio Andrea Gueglio, comandante della Task Force dell'operazione Eunavfor med (l'intera operazione è invece guidata dall'ammiraglio Enrico Credendino). “Nel mare si incontra grande umanità” ha sottolineato il cardinale Francesco Montenegro nel presentare l’iniziativa e ha poi aggiunto che “finché c’è un uomo disposto a metterci il cuore c’è possibilità di cambiare qualcosa”.
La Caritas, inoltre ha confermato il suo impegno nei Paesi d’origine con la campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra", e lungo tutte le rotte dei profughi, oltre che in Italia per l’accoglienza e nelle varie aree di crisi. In Siria e nei Paesi limitrofi, a Gaza, in Iraq Caritas fornisce alloggi, assistenza sanitaria, cibo, generi di prima necessità, istruzione, protezione a donne e bambini, assistenza psicologica per traumi causati dal conflitto. Nell’Europa dell’Est, Caritas italiana aiuta le Caritas dei Paesi maggiormente coinvolti nel problema migranti fornendo generi alimentari, acqua, materiale per l’igiene, pannolini per i neonati.
In Italia, infine, dando corso all'appello del Papa a coinvolgere nell'accoglienza parrocchie, famiglie, associazioni, comunità religiose, monasteri e sulla base del Vademecum preparato dai vescovi italiani la Caritas Italiana continua il suo impegno. Dall'ultimo rapporto “La primavera dei profughi e il ruolo della rete ecclesiale in Italia” emerge che alla data del 15 aprile 2016, in 196 diocesi erano attive 22.044 accoglienze.