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sabato 22 marzo 2025
 
 

Dove il dolore diventa colore

16/10/2010  Inaugurata a Torino la nuova Casa Oz. Affacciata sul giardino "Gianni Rodari", offre sostegno innovativo alle famiglie che affrontano la sfida di un bambino ammalato.

C'era due volte il mago di Oz. E sì, perché Torino non ha inaugurato una cosa importante ma due, vicine vicine e imparentate con le favole. Una è casa Oz, ispirata al famoso mago e impegnata nell'assistenza alle famiglie che affrontano la complicata sfida della malattia dei bambini, l'altro è il giardino Gianni Rodari, proprietà del Comune di Torino e intitolato all'autore di C'era due volte il barone Lamberto, dedicato a uno dei più amati autori per ragazzi e ispirato alla sua sconfinata fantasia.  Da sabato 16 ottobre, giorno della festa inaugurale che ha visto coinvolti tra gli altri Alessandro Baricco, Luciana Littizzetto e Paola Mastrocola, la casa e il giardino abitano in corso Moncalieri 262.


Che cos'è Casa Oz? E' una casa piena di colori, dotata di tutto: cucina, salotto (con una strepitosa collezione di film d'animazione), un bagno per mamme e uno a misura di bambino, con sanitari minuscoli e specchi ad altezza under 6, incorniciati in una divertentissima macchia di tempera verde. E poi lavanderia, laboratorio per i disegni, stanza dei giochi, biblioteca, pianoforte. Dentro tutto è colore, fino a poco tempo fa la casa aveva una piccola sede nel desolato villaggio olimpico torinese (a proposito, che tristezza il glorioso villaggio di Torino 2006), ora è una grande e nuova villa rosso e legno.

A che cosa serve casa Oz? Offre un sostegno pratico alle famiglie che hanno in casa un bambino ammalato: mette a disposizione delle mamme che assistono i piccoli in ospedale una lavanderia e dei servizi, magari l'opportunità di un attimo di riposo. Regala un momento di svago ai bambini tra una terapia e l'altra, aiuta nei compiti o si occupa per qualche ora dei fratellini mentre le mamme assistono l'ammalato. Offre ai genitori la possibilità di confrontare le loro esperienze e, se necessario, un supporto psicologico. Assiste le famiglie in difficoltà con la lingua italiana nella comunicazione con i medici e tutti i genitori in difficoltà con la burocrazia. 

Grazie a chi: all'impegno di molti volontari, alla fatica di Enrica Baricco, fondatrice della casa, al Comune di Torino che ha messo il lotto su cui costruire, a Enel nel cuore Onlus che ha messo i fondi per costruire, al sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, Fondazione Vodafone, Herbalife Family Foudation, Tavola Valdese e al contributo di molte aziende private che rendono possibili le attività della casa. 

Dove: a Torino, in corso Moncalieri 262.

Quando: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18,30, con momenti di apertura straordinaria nei weekend. E con attività particolari nei periodi di vacanza, per alleggerire l'impegno delle famiglie costrette a rinunciare alle ferie per cure e assistenza.

Con chi: Educatori professionali, assistente sociale, volontari.  

Per saperne di più:  www.casaoz.org

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