Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 16 gennaio 2025
 
 

La casa confiscata destinata ai disabili

19/12/2012  Il Comune di Milano ha inaugurato un appartamento sottratto alle cosche mafiose per assegnarlo a ragazzi che potranno vivere in modo indipendente dalla famiglia d'origine

Via Canonica è una strada elegante nel centro di Milano, a due passi dall'Arco della Pace: è una delle zone della città rimaste più fedeli a loro stesse nel corso dei decenni. Edici storici, quelli "di ringhiera" per intendersi, ospitano spaziosi e curati appartamenti che fanno gola a chi se li può permettere... E tra coloro che se li potevano permettere, evidentemente, c'erano i mafiosi: al civico 87, infatti, è stato individuato nei mesi scorsi un covo di malavitosi e, in questi giorni, quel luogo ha ricominciato a vivere. Là dove fervevano attività illegali oggi c'è la Casa del Sole, un appartamento dove già vivono due ragazzi con lieve disabilità ai quali è previsto se ne aggiunga presto un terzo. L'obiettivo del progetto è dare l'opportunità a questi giovani di avviare una vita autonoma, indipendente il più possibile dalle famiglie d'origine, con il sostegno sempre disponibile degli educatori della Fondazione don Carlo Gnocchi a cui il Comune di Milano ha deciso di assegnare l'alloggio in comodato d'uso. «Siamo contenti che in questo appartamento confiscato alla mafia possano abitare in modo indipendente dei ragazzi – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino intervenuto all'inaugurazione - che riscattano nel modo migliore il passato di questi luoghi. La lista dei beni confiscati e riconsegnati alla comunità milanese si allunga». «L’assegnazione di questo appartamento è per noi un piccolo segno che indica il valore della collaborazione tra pubblico e privato – ha dichiarato il presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi monsignor Angelo Bazzari – ed è soprattutto un gesto importante: sottraendo i beni a chi ha violato le leggi e restituendo speranza e opportunità per una vita migliore a chi ne ha bisogno, viene così risanata una delle ferite più profonde della nostra società. Per questo ringraziamo il Comune che ci ha assegnato il bene e la Fondazione Cariplo che con il Progetto Habitando ha cofinanziato il progetto».

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo