Risponde Giordano Muraro, teologo
La Chiesa non ha cambiato idea. Per due battezzati l’unico modo per creare tra loro una comunione permanente di vita è il matrimonio in cui Dio unisce l’uomo e la donna, conferendo loro la capacità di amarsi senza riserve: come Cristo ama.
Il fatto che papa Francesco abbia accettato di celebrare il matrimonio sacramento a dei conviventi, non significa che dia la sua approvazione alle convivenze, ma è l’espressione della gioia del pastore che accoglie le pecorelle che avevano scelto vie errate e ora intendono vivere la loro unione con la benedizione e il sostegno vivo di Dio.
Sono fedeli di Cristo che hanno capito che per due battezzati il matrimonio non è solo il frutto della decisione di vivere insieme per sempre, ma richiede oltre all’amore vero tra l’uomo e la donna, anche una fede viva in Cristo e la grazia dello Spirito che partecipa agli sposi un supplemento di amore, rendendoli capaci di realizzare quel “per sempre” che si sono promessi e che con le sole forze umane non sarebbero in grado di realizzare.