Justine Mattera nei panni di Marylin Monroe
Justine Mattera ha deciso di festeggiare il traguardo dei suoi 50 anni, compiuti lo scorso 7 maggio con un libro, Just me – Quante vite ci stanno in 50 anni (Cairo). E in effetti di vite ne ha vissute parecchie da quando è venuta in Italia da New York per studiare letteratura italiana, sedotta dal richiamo delle sue origini. Infatti tutti i suoi bisnonni erano italiani, emigrati negli States agli inizi del 900. E proprio il giorno prima del suo compleanno ha ricevuto un regalo straordinario: la cittadinanza di Messina.
«Avevo raccontato dei miei bisnonni materni in televisione, dicendo che non riuscivo a trovare i loro certificati di nascita perché distrutti nel terremoto di Messina del 1908. E invece la rai è riuscita a trovarli e il sindaco di Messina mi ha poi voluto tributare questo che per me è un onore. Io sono stata cresciuta come una perfetta americana, ma sentivo i miei nonni parlare nei loro dialetti del sud. E appena ho potuto nel 1992 sono andata a Firenze a studiare. Per me era un sogno, mi sembrava di vivere una favola, mi sono innamorata dell’Italia che ho sentito come la mia casa». Tornata negli Stati uniti per finire gli studi, poi è rientrata a Firenze dove aveva già tanti amici e da qui non si è più mossa. Ed è stato il mono dello spettacolo, complice anche la sua bellezza, a chiamarla a sé. Prima è arrivato un disco che ha avuto molto successo, poi la televisione. Tutti la ricorderanno per il suo ruolo di sosia di Marylin Monroe. «Ancora oggi mi chiedono di indossare i panni della divina Marylin, e io lo faccio sempre con piacere e umiltà, per me è un omaggio a un grande personaggio». Justine Mattera ha fatto teatro, cinema, tv, e in questo momento è impegnata nelle riprese della seconda stagione di Imma Tataranni e una serie internazionale di Netflix. Altra sua passione è lo sport, e conduce due programmi su Sky, a cui si aggiunge un nuovo progetto Tu vuoi fare l’italiano, storie di stranieri che come lei hanno fatto fortuna in Italia.
A proposito di sport, lei è una patita della bicicletta: «E tra due giorni partecipo al Giro d’Italia nella tappa Modena-Cattolica, 60 km di una competizione organizzata da Mediolanum per i suoi clienti.
Ma come ha festeggiato i suoi 50 anni?
«In famiglia, con i miei figli adolescenti Vincent e Vivienne e mio marito Fabrizio Cassata, che mi ha fatto trovare una cena cucinata da lui. Lui è molto abile ai fornelli anche se non ha molto tempo per stare in cucina visto che dirige tre aziende, e quindi tocca a me, Me la cavo con i primi e i barbecue, ma la cucina non è la mia passione, preferisco di gran lunga viaggiare, fare sport e la letteratura».
La sua famiglia di origine è rimasta negli State, attualmente vive in carlina del Nord, ma è tradizione che a Natale lei li raggiunga. «Questo Natale non siamo potuti andare a causa del Covid ma a luglio verrà qui mia madre».
Justine ci tiene a dire che ha avuto un’educazione cattolica. «Ogni domenica c’era il catechismo e la messa, e io svolgevo diverse attività in parrocchia, come il nuoto e il teatro. E la fede mi ha sempre accompagnato nella mia vita».