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sabato 05 ottobre 2024
 
Le chiese incendiate negli Usa
 

La comunità musulmana “Risponde con amore”

26/07/2015  È partita una colletta tra le comunità musulmane per aiutare la ricostruzione delle chiese della comunità nera incendiate negli Stati del sud dall'odio razziale. In pochi giorni raccolti 90 mila dollari.

Come Famiglia Cristiana ha raccontato alcuni giorni fa, poco dopo la strage di Charleston, (messa in atto da un giovane “suprematista bianco”) nella chiesa della locale congregazione frequentata da fedeli afroamericani, otto chiese della comunità cristiana nera degli Stati del sud sono state incendiate nell'arco di 10 giorni.

Le indagini sono ancora in corso e, al momento, i rilievi scientifici hanno dimostrato che sicuramente almeno quattro di queste sono state certamente bruciate in modo doloso. L' Fbi sta quindi indagando su  quel che si definisce, nel sistema giuridico Usa, un crimine d'odio: in altre parole razzismo. Atti gravissimi quindi, ma che sui media hanno avuto un decimo, se non di meno, del risalto che un analogo gesto avrebbe avuto se commesso in un contesto di contrapposizione tra cristiani e musulmani (sempre che i terroristi tipo Isis possano veramente essere definiti musulmani).

Dall'altro lato non ha avuto nessuna eco un altro fatto correlato, ma altrettanto rilevante: "Rispondere con amore". È lo slogan con  cui un ente di beneficenza islamica, LaunchGood, ha raccolto in pochi giorni, tra i fedeli delle moschee, quasi 90 mila dollari  per aiutare le comunità nere a ricostruire le proprie chiese incendiate durante le due settimane di revival razzista che hanno seguito  la strage alla Emanuel Ame Church a Charleston, nella Carolina del sud e che fanno sospettare un triste ritorno alle tragiche bravate del Ku Klus Klan.

Faatimah Knight, la studentessa che ha avviato l'iniziativa di solidarietà.
Faatimah Knight, la studentessa che ha avviato l'iniziativa di solidarietà.

L'iniziativa partita da una studentessa islamica di Chicago

È così che una studentessa musulmana Faatimah Knight, del  Chicago Theological Seminary, ha rotto le barriere religiose. È lei, Faatimah che ha lanciato la campagna “Rispondere con amore”, con la collaborazione di Ummah Wide, attivista della Muslim Anti-racism Collaborative, e con l'Arab american association di New York.

Da notare che la colletta non è nata come un’ampia raccolta di fondi. L'dea iniziale era quella di mettere insieme 500 dollari per inviare dei fiori alle comunità colpite, in segno di solidarietà. Senza sollecitazioni particolari, invece, la colletta si è trasformata in una vera e propria campagna che ha volato sulle ali di una sincera e diffusa partecipazione della comunità musulmana americana.

«Volevamo dimostrare che come comunità musulmana, il loro dolore non è passato inosservato», ha detto Faatimah alla Nbc Tv News. «La comunità musulmana e la comunità nera sono collegate in modo integrale, non si può narrera la storia dell’una in America senza raccontare anche quella dell’altra. Ci auguriamo che queste chiese colpite dall'odio possano puntare in alto ancora una volta, come una testimonianza del potere della bontà umana sopra la bassezza e un giorno essere di nuovo un luogo in cui il nome di Dio è sempre ricordato».

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