La copertina vincitrice. Nella foto di copertina: il momento della premiazione, da sinistra: Matteo e Camilla Lunelli, l'attuale direttore di Famiglia Cristiana Antonio Rizzolo, l'ex direttore Antonio Sciortino (che guidava il giornale quando fu pubblicata la copertina "Bambini perduti") e il conduttore della serata Duilio Giammaria.
Famiglia Cristiana si è aggiudicata il Premio Ferrari, giunto al traguardo della decima edizione, per la categoria Copertina dell'Anno. Così ha deciso la giuria, composta da illustri nomi della cultura e del giornalismo italiano.
Già altre volte la nostra testata era giunta alla selezione finale (che comprende cinque copertine), ma è la prima volta che ottiene il Premio. Con questa motivazione della giuria: “L'immagine della bambina che si sporge dal finestrino del treno per prendere due mele da una mano inguantata suscita una tenerezza che si scontra con le due parole terribili del titolo ‘Bambini perduti’. Una voluta contrapposizione grazie alla quale la copertina di Famiglia Cristiana dice, in modo esemplare ed essenziale, di un dramma che in Italia è quotidiano, il dramma di migliaia di piccoli migranti che arrivano nel nostro Paese e poi scompaiono nel nulla”.
I premiati e i giurati sul palco al termine della cerimonia di consegna.
L’altro riconoscimento – il Titolo dell’Anno – è andato al Messaggero di Roma con «Cuba libre», apparso sulla prima pagina del 27 novembre 2016, titolo che riassumeva le due pagine che il quotidiano romano aveva dedicato alla morte di Fidel Castro.
La proclamazione dei vincitori di «Titolo e Copertina dell'Anno» è avvenuta lunedì 12 giugno alla Triennale di Milano insieme alla consegna del Premio Ferrari «Arte di Vivere Italiana - Articolo dell'Anno» destinato al giornale straniero che abbia valorizzato lo stile di vita italiano e le nostre produzioni di eccellenza. È risultato vincitore per il 2016 il Wall Street Journal Magazine con un reportage sulla scuola di cucina di Anna Tasca Lanza, dal titolo «A Slice of Sicilian».