di Gigi Maestri
Un impegno costante a favore dei più deboli, degli ultimi e dei disabili grazie al suo rapporto con la Croce Rossa che fece di lei un vero e proprio esempio per le nuove generazioni, È stato l’autore del libro edito da Ares “Maria José, Regina indomita”, Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana, il primo laico dopo 90 anni di storia del prestigioso periodico punto di riferimento per la Chiesa e per il mondo cattolico, a raccontare la vita di una reale fuori dagli schemi.
L’incontro, dedicato a questa regnante molto amata dal popolo e che ha fatto della solidarietà uno dei cavalli di battaglia della sua attività presso Casa Savoia, si è tenuto ieri presso l’aula magna dell’Istituto dei Ciechi della Sardegna guidato da Maurizio Porcelli. Durante l’incontro sono intervenuti i rappresentanti della Croce Rossa, tra cui la delegata di Fernanda Loche, a capo del Comitato di Cagliari, il referente regionale Ennio Ciuffi,ed una folta pattuglia di crocerossine in divisa. A fare gli onori di casa il patron dell'evento Maurizio Porcelli che, dopo il ringraziamento molto sentito e partecipato a Luciano Regolo per aver accettato l'invito, ha voluto dedicare un significativo e simbolico momento di raccoglimento per l'impegno profuso dalla Croce Rossa Italiana, in queste drammatiche settimane di sanguinosi scontri, scaturiti dall'eccidio disumano del 7 ottobre scorso in Israele ad opera di Hamas, per assistere la popolazione inerme nella striscia di Gaza vittima dei combattimenti portati avanti da Tel Aviv per cercare di neutralizzare i terroristi e riportare in patria sani e salvi gli oltre 200 ostaggi nascosti nella rete sotterranea di cunicoli costruiti negli anni dalla sigla del terrore che utilizza i civili come scudi umani.
L’ultimo lavoro di Luciano Regolo è una biografia ragionata di Maria José, l’ultima regina d’Italia, di cui l’Autore ha raccolto i ricordi dal vivo, arricchiti da documenti e testimonianze inediti, tratteggiando, con la consueta maestria narrativa che contraddistingue i volumi di questo giornalista e scrittore sempre attento al rigore storico ma capace di dipingere ritratti appassionati e rispettosi dell’anima dei protagonisti, una figura che resterà nel cuore dei lettori. Anche Carlo Lizzani, regista della miniserie tv andata in onda su Rai1 nel 2002 con Barbara Bobulova nei panni della Regina Maria José, consultò più volte Luciano Regolo durante le riprese del lavoro televisivo, uno dei più riusciti del grande ed indimenticato Maestro del cinema. Il matrimonio con il principe Umberto non si rivelò felice come lo aveva sognato, tuttavia l’intesa con il marito nei drammi che condivisero fu profonda.
Per la prima volta, questo volume ricostruisce il ricatto che Mussolini ordì sulla presunta omosessualità di Umberto. E la fiera opposizione di Maria José al Duce: nei suoi diari, confermati da molteplici fonti coeve, riaffiorano gli incontri segreti con Croce, Montini – il futuro Paolo VI –, Olivetti e altri personaggi; e il piano escogitato col marito nel 1938 per abbattere la dittatura. Un autentico tentativo di golpe, finora poco conosciuto, approfondito anche nei contributi degli storici Francesco Perfetti e Donatella Bolech Cecchi. La guerra fu vissuta con particolare dolore dalla Regina, già per l’invasione del Belgio natio fin dal 1940. Ma, senza piegarsi, affrontò a viso aperto il Duce, Hitler, e cercò conforto in tante altre figure, da D’Annunzio a Padre Pio, da Evita Peron a Francisco Franco, da Benedetti Michelangeli a Balthus. Nel 1944 ripiegò in Svizzera per porre in salvo i figli, ma avrebbe voluto unirsi ai partigiani. Al ritorno in Italia cercò di portare aiuto, con la Croce Rossa, alle famiglie disastrate, mentre bussò alla Chiesa e alla Dc perché sostenessero la Monarchia al referendum. Anche in esilio Maria José reagì dedicandosi alla musica, alla ricerca storica, ai viaggi. Poco prima della morte confidò all’autore che «sognava di poter andare sulla Luna».
Ribattezzata la Regina indomita, Maria José fu la figura più carismatica di Casa Savoia nel tratto estremo della Monarchia. Un folto e attento pubblico ha seguito le due ore di intenso dibattito: una serata ricca di emozioni che ha attirato appassionati della Casa Reale provenienti da tutta la Sardegna. Anche il Governatore dell'Isola Christian Solinas, non ha fatto mancare la sua vicinanza inviando, tramite il Capo del Cerimoniale della Regione Sarda, Giorgio Falconi, i saluti della comunità 4 mori a tutti i relatori ed ai numerosi partecipanti che hanno gremito la sala dedicata alla grande artista Maria Lai.