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La dignità degli esseri umani e degli animali

24/03/2016  È doveroso conciliare il bene umano e il bene animale. Il rapporto degli esseri umani con gli animali non è area indipendente dalla morale del rispetto-giustizia che, come esigenza minima, si traduce nel «non uccidere».

GIADA R.
Il comandamento di non uccidere è riferito agli uomini, non agli animali, posti a servizio dell’uomo, cioè per il suo bene. Egli se ne può cibare o usarli per sperimentazioni. È sbagliato trattarli male, perché sono creature di Dio.

La dignità propria dell’essere umano, uomo e donna, non conduce a ignorare quella propria degli animali. Prima che utili (valore strumentale) valgono per sé stessi (valore finale); non sono oggetti o strumenti, ma esseri viventi e senzienti; prima che all’essere umano o, meglio, insieme con lui, dicono riferimento al Creatore. È semplicistico, perciò, dire che sono a esclusivo servizio (bene) dell’uomo, così che ne possa disporre quando serve e conviene. Il rapporto degli esseri umani con gli animali non è area indipendente dalla morale del rispetto-giustizia che, come esigenza minima, si traduce nel «non uccidere». Così, è giusto distinguere tra alimentazione carnivora per necessità e industria della carne. E ha senso rivedere criticamente la sperimentazione animale per testare prodotti medici e chimici; e altre questioni ancora. Nelle situazioni confl“ittuali, è doveroso conciliare il bene umano e il bene animale.

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