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lunedì 17 novembre 2025
 
pedofilia
 

La diocesi di Brooklyn pubblica la lista di 108 preti accusati di abusi

16/02/2019  Il vescovo Nicholas DiMarzio scrive alle vittime: «So che questa decisione provocherà grande emozione per voi che avete sofferto in modo terribile, e per questa sofferenza chiedo profondamente scusa»

ll vescovo di Brooklyn, Nicholas DiMarzio, 74 anni (Reuters)
ll vescovo di Brooklyn, Nicholas DiMarzio, 74 anni (Reuters)

Una lista di 108 sacerdoti accusati di aver commesso abusi sessuali sui minori. A pubblicarla è stata la diocesi di Brooklyn sul suo sito. La lista, che riguarda tutti sacerdoti diocesani, è stata così divisa: 67 sono preti le cui accuse sono state giudicate credibili, 41 sono preti su cui la veridicità delle accuse non sono state confermate perché  già defunti. Quella di Brooklyn è una delle diocesi più popolose degli Stati Uniti con una popolazione di circa 1,5 milioni di cattolici e oltre 250 parrocchie.

La pubblicazione della lista è stata accompagnato da una lettera del vescovo, monsignor Nicholas DiMarzio: «Questo elenco completo», ha spiegato, «abbraccia 166 anni di storia della diocesi. Contiene nomi di sacerdoti che sono stati condannati, che hanno ammesso di avere una cattiva condotta sessuale con un minore o che hanno avuto accuse ritenute credibili dal Comitato di revisione indipendente istituito dalla diocesi». Aggiunge DiMarzio: «Sappiamo che questa lista genererà molto dolore per le vittime che hanno sofferto terribilmente. Per la loro sofferenza, sono veramente dispiaciuto», ha spiegato il presule, «ho incontrato molte vittime che mi hanno detto che più di ogni altra cosa vogliono un riconoscimento di ciò che è stato fatto loro. Questa lista dà loro questo riconoscimento e spero che segnerà un'altra tappa verso la guarigione».

I 108 nomi, spiega la diocesi, rappresentano meno del 5 per cento del clero totale di Brooklyn. Inoltre, circa due terzi dei preti accusati sono morti mentre la stragrande maggioranza dei casi riguardava sacerdoti ordinati tra il 1930 e il 1979. Le segnalazioni e le denunce maggiori sono arrivate in grande parte dopo il 2002 quando è stata promulgata la “Carta per la protezione dei bambini e degli adolescenti” e ha raggiunto il suo picco nel 2017 quando la diocesi ha avviato l'Independent Reconciliation and Compensation Programme (IRCP).

Nel 2004, il vescovo DiMarzio ha anche istituito una linea indipendente per segnalare gli abusi. Tutte le accuse vengono immediatamente girate al procuratore distrettuale di Brooklyn e del Queens. «Tutto questo», si legge nella nota della diocesi, «dimostra che la Carta per la protezione dei minori ha funzionato. Dal 2002, ci sono stati due casi credibili riguardanti il clero diocesano attivo. «Anche se un solo caso è troppo, questo dimostra che siamo sulla strada giusta per garantire che questi orrendi atti di abuso non si ripetano mai più», il commento di monsignor DiMarzio.

Anche le diocesi del Texas hanno pubblicato una lista di nomi

Ai primi di febbraio anche alcune diocesi del Texas avevano pubblicato i nomi dei sacerdoti (286 in tutto, di cui 172 già deceduti), accusati di aver commesso abusi sessuali sui minori dal 1950. Un numero che rappresenta una delle più grandi liste di nomi mai pubblicate dopo il rapporto del Grand Jury della Pennsylvania che parlava di oltre 300 sacerdoti abusatori di più di mille minori. In tutto le diocesi che hanno fornito i nomi in Texas sono quattordici: la quindicesima, Fort Worth, aveva già fornito i dati sulla situazione lo scorso ottobre.

«I vescovi del Texas hanno deciso di rilasciare i nomi dei sacerdoti in questo momento perché è corretto e giusto, con l’obiettivo di offrire speranza a coloro che hanno sofferto», aveva commentato il cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo della diocesi di Galveston-Houston e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi anche le cinque diocesi del New Jersey hanno pubblicato i nomi di 180 preti credibilmente accusati di pedofilia.

La decisione dei vescovi statunitensi, una delle chiese più dilaniate dallo scandalo della pedofilia nel clero, arriva alla vigilia del vertice dei presidenti delle conferenze episcopali convocato dal 21 al 24 febbraio in Vaticano da papa Francesco e in contemporanea con la decisione di Bergoglio di dimettere dallo stato clericale l’ex cardinale e arcivescovo di Washington McCarrick.

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