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martedì 06 giugno 2023
 
L'Italia a Cannes
 

La favola dell'orfana che vende giocattoli e attende l'avverarsi di una profezia

20/05/2022  Presentato a Cannes "Le vele scarlatte" di Pietro Marcello, il regista di "Martin Eden", ambientato ai primi del Novecento e tratto dal romanzo di Aleksandr Grin

Che cosa sono Le vele scarlatte? Una speranza, un’illusione, forse un miraggio. Per il suo nuovo film Pietro Marcello parte dall’omonimo romanzo di Aleksandr Grin, e apre la Quinzaine des Réalisateurs a Cannes75. La sua è una favola intrisa di tenerezza. Alcune volte si affida al materiale di repertorio, ma in questo caso predilige la finzione. Il realismo magico accompagna Le vele scarlatte. 
È la storia di una giovane, Juliette, orfana di madre. Siamo nella prima parte del Novecento, suo padre riesce a vivere costruendo giocattoli che lei vende. Un giorno, nel bosco, ascolta una profezia: quando vedrà le vele scarlatte di una nave all’orizzonte, la sua esistenza cambierà. Pietro Marcello ci trasporta in un’altra dimensione, indaga il rapporto tra uomo e natura, in un film più intimista e raccolto rispetto al precedente Martin Eden. Ci si concentra sulla maternità mancata, sul rapporto tra genitori e figli. Il padre di Juliette è un uomo tormentato, che ha conosciuto la guerra. Nasconde orribili segreti, è vedovo, e il paesino in cui vive non lo accoglie. Le vele scarlatte è quindi un ritratto di umanità perdute, di sentimenti nascosti. 
Racconta di una crescita attraverso i decenni, di una donna che afferma sempre più la sua identità femminile. Nella sua personalità albergano spiriti diversi. Crede nell’impossibile, è determinata, trova sollievo nel canto. Martin Eden era un idealista, seguiva la politica. Qui invece il mondo esterno viene messo da parte. Solo all’inizio si sentono gli echi della Prima Guerra Mondiale. Il cambiamento lo si percepisce quando il proprietario del negozio di giochi non vuole più quelli in legno, ma preferisce quelli col motore. In lontananza, si sfiora il progresso. 
Ma l’ambiente in cui matura Juliette sembra statico, fuori tempo. Sopravvivono solo gli affetti, nasce l’amore, anche se la società che la circonda è ottusa, si fonda sulla superficialità, sceglie di non andare oltre ciò che vede. È questa la sfida di Le vele scarlatte: superare le apparenze, cercare più chiavi di lettura, e trovare un punto d’incontro tra immagine e anima.  

 
 
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