«L'Italia ha il
primato, in Europa, per la spesa pro capite ai tavoli da gioco, quasi
2.195
euro, che vengono sottratti all'economia reale.
I minorenni coinvolti sono 3,1
milioni. L'Erario si preoccupa più di fare cassa che di sensibilizzare sulle
tematiche di dipendenza da gioco». Lo ha affermato
Vittorio Carlomagno,
presidente dell'Associazione Contribuenti Italiani alla presentazione dello
studio "Giochi e Usura: il triste primato italiano”. Nei primi sei mesi del
2011 si è registrato un aumento delle perdite legate alla dipendenza da giochi
e scommesse del 19,7%. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sono
stati lasciati sul tavolo da gioco circa 860 milioni in più, con un tendenziale
annuo che potrebbe arrivare al 28%. In Italia, il solo
gioco legalizzato coinvolge 31,6 milioni di persone, di cui 7,9 con frequenza
settimanale, e sviluppa un fatturato di circa 58,9 miliardi di euro.
Anche il
coinvolgimento dei minorenni è aumentato del 7,6%. Davvero preoccupante la
situazione in Campania dove il 32% delle giocate sono effettuate da minorenni,
con punte record a Vallo della Lucania (35%).
Secondo l'indagine di
Contribuenti.it, nel nostro Paese, il consumo e l'abuso di alcol e droghe viene
visto come un problema sociale per la collettività e di salute per il singolo,
mentre la dipendenza da gioco non viene riconosciuta dallo Stato come una vera
e propria patologia. In tempi di crisi, tra l'altro, il fatturato dei giochi di
Stato, anziché scendere, aumenta, a conferma di come gli italiani, sempre più
disperati, sono alla ricerca di un full d'assi o di una sestina vincente per
ottenere ciò che non gli è permesso nella vita reale. L'Associazione
Contribuenti Italiani chiede
misure restrittive nei confronti del gioco
legalizzato, identificando tutti i giocatori per evitare il riciclaggio del
denaro sporco e l'accesso ai minorenni,
il divieto al gioco d'azzardo in tutti
i luoghi pubblici, sull’esempio del divieto del fumo, e l'aumento della
tassazione sulle vincite, al fine di renderle meno appetibili, introducendo
un'imposta unica sostitutiva su tutti i giochi legalizzati (IUG) pari al 50%
della vincita.