logo san paolo
venerdì 24 marzo 2023
 
 

La festa dell'incontro

02/02/2014  La presentazione di Gesù al tempio, spiega il Papa nella messa in basilica vaticana, è l'incontro con il popolo, tra giovani e anziani, tra osservanza e profezia

Prima la benedizione delle candele, in quella che è comunemente chiamata la festa della candelora, quella della presentazione di Gesù al tempio. Nella basilica di San Pietro papa Francesco celebra la messa per la giornata della vita consacrata. «La festa della Presentazione di Gesù al Tempio è chiamata anche la festa dell’incontro», spiega il Papa. «L’incontro tra Gesù e il suo popolo; quando Maria e Giuseppe portarono il loro bambino al Tempio di Gerusalemme, avvenne il primo incontro tra Gesù e il suo popolo, rappresentato dai due anziani Simeone e Anna. Quello fu anche un incontro all’interno della storia del popolo, un incontro tra i giovani e gli anziani: i giovani erano Maria e Giuseppe, con il loro neonato; e gli anziani erano Simeon ee Anna, due personaggi che frequentavano sempre il Tempio».
Maria e Giuseppe, e l'evangelista lo sottolinea quattro volte, volevano fare quello che era previsto nella legge. Per questo l'incontro al Tempio è anche un incontro tra giovani e anziani, tra osservanza e profezia.  «Che cosa dice san Luca degli anziani? Sottolinea che erano guidati dallo Spirito Santo. Di Simeone afferma che era un uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione di Israele, e che "lo Spirito Santo era su di lui"; dice che "lo Spirito Santo gli aveva preannunciato" che prima di morire avrebbe visto il Cristo, il Messia ; e infine che si recò al Tempio «mosso dallo Spirito". Di Anna poi dice che era una "profetessa", cioè ispirata da Dio. Insomma, questidue anziani sono pieni di vita! Sono pieni di vita perché animati dallo Spirito Santo, docili alla sua azione, sensibili ai suoi richiami… Ed ecco l’incontro tra la santa Famiglia e questi due rappresentanti del popolo santo di Dio. Al centro c’è Gesù. E’ Lui che muove tutto, che attira gli uni e gli altri al Tempio, che è la casa di suo Padre. E’ un incontro tra i giovani pieni di gioia nell’osservare la Legge del Signore e gli anziani pieni di gioia per l’azione dello Spirito Santo. E’ un singolare incontro tra osservanza e profezia, dove i giovani sono gli osservanti e gli anziani sono i profetici! Oggi sembr che l'immagine sia diversa. In realtà, se riflettiamo bene, l’osservanza della Legge è animata dallo stesso Spirito, e la profezia si muove nella strada tracciata dalla Legge. Chi più di Maria è piena di Spirito Santo? Chi più di lei è docile alla sua azione?».
Ed è all luce di questa immagine che il Papa parla anche della vita consacrata, «un incontro con Cristo: è Lui che viene a noi, portato da Maria e Giuseppe, e siamo noi che andiamo verso di Lui, guidati dallo Spirito Santo. Ma al centro c’è Lui. Lui muove tutto, Lui ci attira al Tempio, alla Chiesa, dove possiamo incontrarlo, riconoscerlo, accoglierlo, abbracciarlo. Gesù ci viene incontro nella Chiesa attraverso il carisma fondazionale di un Istituto». Anche nella vita consacrata si vive l’incontro tra i giovani e gli anziani, tra osservanza e profezia. Non vediamole come due realtà contrapposte! Lasciamo piuttosto che lo Spirito Santo le animi entrambe, e il segno di questo è la gioia: la gioia di osservare, di camminare in una regola di vita; e la gioia di essere guidati dallo Spirito, mai rigidi, mai chiusi, sempre aperti allavoce di Dio che parla, che apre, che conduce... che ci invita ad andare verso l'orizzonte. Fa bene agli anziani comunicare la saggezza ai giovani; e fa bene ai giovani raccogliere questo patrimonio di esperienza e di saggezza, e portarlo avanti, non per custodirlo in un museo, per portarlo avanti, con le sfide che la vita ci dà, per il bene delle rispettive famiglie religiose e di tutta la Chiesa».

I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo