La Francia è sotto attacco. Tre episodi (ma uno è ancora al vaglio delle autorità) nel giro di poche ore.Il più sanguinoso a Nizza, dove un uomo armato di coltello ha ucciso tre persone (due donne e un uomo) nella Basilica di Notre Dame. L’uomo è stato ferito dalla polizia e portato in ospedale. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha detto che il terrorista gridava “Allah akbar” (Allah è grande) mentre veniva soccorso. Ad Avignone un uomo che minacciava i passanti con un coltello è stato ucciso dalla polizia, ma forse si trattava di uno squilibrato e per il momento non sicura la matrice terroristica dell’episodio. A Jeddah, in Arabia Saudita, un uomo ha ferito una guardia davanti al Consolato francese. Il ferito non è in gravi condizioni.
Questi attacchi colpiscono la Francia in un momento delicatissimo. Poche ore dopo l’annuncio da parte del presidente Macron di un nuovo “confinement” per contenere la diffusione della pandemia e nel pieno di una infuocata polemica tra la Francia e il mondo musulmano. Questa tensione si è accentuata dopo la barbara uccisione a Conflans, lo scorso 16 ottobre, di Samuel Paty, il professore di liceo decapitato per aver mostrato ai suoi studenti alcune vignette su Maometto pubblicate dal settimanale satirico Charlie Hebdo durante una lezione sulla libertà di espressione.
Di fronte all’emozione suscitata da questo episodio il presidente Macron ha deciso di impegnarsi in un prova di forza contro l’Islam radicale e ha preparato un disegno di legge per regolamentare le attività delle moschee e degli imam in Francia, sottraendo così l’Islam francese alle influenze straniere.
Le iniziative di Macron sono state duramente criticate dal presidente turco Erdogan, animato dalla volontà di apparire come il principale difensore del mondo musulmano. Soffiando sul fuoco, Erdogan ha detto che Macron è malato di mente e dovrebbe curarsi, provocando così una grave crisi diplomatica tra Parigi e Ankara, già ai ferri corti su diversi fronti geopolitici (soprattutto Libia, ed Egeo orientale). Intanto diversi leader del mondo musulmano, in Medio Oriente e in Asia, sunniti e sciiti, hanno criticato duramente le vignette contro il Profeta pubblicate da Charlie Hebdo (che questa settimana ha messo in copertina una vignetta contro Erdogan). Non sono mancati appelli al boicottaggio dei prodotti francesi e un supermercato egiziano ha svuotato gli scaffali dei generi alimentari importati dalla Francia.
Ora la Francia teme nuovi attacchi. La vigilanza è massima nei luoghi di culto e nei cimiteri. Nizza era già stata colpita dal terrorismo islamico il 14 luglio 2016 quando un camion travolse la folla sul lungomare uccidendo 87 persone. Pochi giorni dopo quella strage, il 26 luglio, fu sgozzato in chiesa a Saint Etienne du Rouvray, in Normandia, il sacerdote Jacques Hamel, 85 anni.
Nel primo pomeriggio Macron visiterà la Basilica di Notre Dame a Nizza. Alle 15 suoneranno a morto le campane delle chiese francesi.