La freccia azzurra di D'Alò, tratto da un racconto di Rodari, torna al cinema

La Befana con la voce di Lella Costa, il malvagio Scarafoni con quella di Dario Fo: basterebbe questo per rendere imperdibile la visione con i bambini di La freccia azzurra di Enzo d’Alò, che il regista ha scritto con Umberto Marino,  con i disegni di Paolo Cardoni, tratto dall’omonimo racconto di Gianni Rodari del 1964. Nell’occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari,  il bel film d’animazione uscito per la prima volta nel 1996, torna oggi in alcune sale cinematografiche italiane restaurato. La storia è ambientata alla Vigilia dell’Epifania quando i bambini scrivono le loro letterine per la Befana. Ma nel suo negozio la vecchina non c’è, e al suo posto il piccolo Francesco, che desidera un solo dono in regalo, un trenino chiamato la freccia azzurra su cui lavorava il papà che è morto, trova l’avido dottor Scarafoni che dichiara che d’ora in poi per avere i giocattoli bisogna pagare fior di quattrini. Bisogna capire che sta succedendo allaBbefana, e la missione spetta a un gruppo di giocattoli animati. Una bella storia in cui Rodari da par suo affronta anche il tema delle disparità sociali, e della purezza dell’infanzia contrapposta all’avidità degli uomini.

Presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con grande successo di critica e pubblico, “La Freccia Azzurra” si aggiudicò il David di Donatello per le musiche di paolo Conte, nel 1997, e due Nastri d’Argento. Oltre che al cinema il film La freccia azzurra si può vedere anche su Rai play.