Vorrei esprimere il mio dispiacere su un elemento della vita dei nostri figli che ci spinge ogni tanto ad alzare le mani e desiderare di arrendersi. Abbiamo tre bambini tra i 6 e i 12 anni, due maschi e una femmina, e io e mia moglie ci troviamo sempre a combattere con le richiesta di cose, giochi e soprattutto oggetti tecnologici. Non siamo poveri e viviamo in una situazione dignitosa e vorremmo, come tutti, accontentarli, ma per esempio già portarli al cinema – in cinque – diventa una bella spesa. L’anno scorso gli abbiamo fatto una sorpresa e li abbiamo portati a Gardaland.Eravamo felici una mattina di metterci in auto e lasciarli scoprire dove si andava...
Il lunedì seguente, il secondo è tornato da scuola e ci ha detto che però il suo compagno sarebbe andato a Disneyland, a Parigi... Poi però abbiamo pensato che sarebbe assurdo farsi prendere da questi paragoni e invece dovremmo impegnarci tutti, anche la società, a insegnare ben altri valori...
Alberto
Caro Alberto, mentirei se non ti dicessi che conosco la sensazione di delusione che hai provato, ma condivido in tutto la conclusione a cui sei arrivato. I bambini sono bravissimi, anche senza volerlo, a far sentire in colpa i genitori per quello che non riescono ad avere, ma fortunatamente quando crescono e li senti ricordare qualcosa del loro “passato” ti trovi a stupirti che molte immagini positive riguardano occasioni “piccole” o apparentemente insignificanti e mancano magari ricordi di regali o esperienze costose. La verità è che quel che conta non è la gara, peraltro diseducativa, tra genitori per dare sempre di più, ma la sincerità delle esperienze, i momenti famigliari che, ben lontani spesso dall’essere idilliaci, costituiscono la certezza della vita.
I tuoi figli hanno già dei regali viventi – anche se forse a quest’età li possono considerare dei concorrenti – che sono i loro fratelli. Sono certa che lo capiranno presto anche grazie al padre che dimostra di essere ben lontano da quelli che a parole parlano tanto di valori da insegnare e poi sono i primi a pascersi delle cose costose e a ostentare il lusso e il superfluo.