La città e la Chiesa di Lisbona si preparano all'incontro internazionale previsto dal primo al 6 agosto 2023. Foto tratta dal sito della Gmg portoghese: https://www.lisboa2023.org/pt.
Si cambia. Quest'anno, per la prima volta, la Giornata mondiale della gioventù (Gmg) viene celebrata a livello diocesano nella solennità di Cristo Re, il che, nel 2021, significa domenica 21 novembre. Lo aveva annunciato papa Francesco il 22 novembre 2020, nella Basilica di San Pietro, al termine della Messa, dopo aver salutato i giovani di Panama e del Portogallo presenti per il passaggio della Croce e dell’icona di Maria Salus Populi Romani, “simboli delle Gmg". «Mentre ci prepariamo alla prossima edizione intercontinentale della Giornata mondiale della gioventù (Lisbona, 1-6 agosto 2023. ndr.)», disse Jorge Mario Bergoglio, «vorrei rilanciare anche la sua celebrazione nelle Chiese locali. Trascorsi trentacinque anni dall’istituzione della Gmg, dopo aver ascoltato diversi pareri e il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, competente sulla pastorale giovanile, ho deciso di trasferire, a partire dal prossimo anno (il 2021, appunto, ndr.), la celebrazione diocesana della Gmg dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Cristo Re». «Al centro», sottolineò il Papa, «rimane il Mistero di Gesù Cristo Redentore dell’uomo, come ha sempre sottolineato san Giovanni Paolo II, iniziatore e patrono delle Gmg. Cari giovani, gridate con la vostra vita che Cristo vive, che Cristo regna, che Cristo è il Signore! Se voi tacerete, vi assicuro che grideranno le pietre (cfr Lc 19,40)».
Le diocesi italiane si sono preparate all'appuntamento del 20-21 novembre. Come aiuto, nella sua home page, il Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana, Cei, ha pubblicato un testo che riprende quello firmato dal Papa nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce, e si iscrive nel ciclo dei tre messaggi che accompagnano i giovani nel cammino tra la Gmg di Panama 2019 e quella di Lisbona 2023, tutti incentrati sul verbo ‘alzarsi’”.
Quest’anno, Bergoglio ha invitato i giovani a meditare sulla conversione di San Paolo, che da «persecutore giustiziere» diventa «discepolo testimone». Rileggendo l’episodio della conversione, il Papa guida i giovani alla scoperta dell’amore incondizionato di Dio per ogni uomo. «Il Signore – scrive Francesco – sceglie uno che addirittura lo perseguita, completamente ostile a Lui e ai suoi. Ma non esiste persona che per Dio sia irrecuperabile. Attraverso l’incontro personale con Lui è sempre possibile ricominciare. Nessun giovane è fuori della portata della grazia e della misericordia di Dio”. Papa Francesco offre ai giovani anche alcune indicazioni concrete su come “alzarsi” e “diventare testimoni” nei confronti dei tanti coetanei che incontrano “sulle ‘vie di Damasco’ del nostro tempo”, tra le quali: «alzati e testimonia l’amore e il rispetto che è possibile instaurare nelle relazioni umane; alzati e testimonia che le esistenze fallite possono essere ricostruite, che le persone già morte nello spirito possono risorgere».
Il programma degli eventi è ricco di iniziative. Venerdì 19 novembre, Il Servizio di pastorale giovanile della diocesi di Andria, in Puglia, ha poromosso una veglia di preghiera che si tiene dalle ore 19,30 presso il palazzetto dello sport. I giovani della diocesi si ritrovano con il vescovo, monsignor Luigi Mansi, per vivere la veglia di preghiera che ha come tema: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che ha visto”. Canti, balli, preghiera, colori fanno da cornice a tale momento. Sempre venerdì 19 novembre a Luco dei Marsi (L'Aquila) celebrazione della Gmg. L’iniziativa, titolata “Alzati… sarai luce!” e organizzata dalla Pastorale giovanile della diocesi dei Marsi, prevede alle 20.30 un momento di musica e accoglienza in piazza. Alle 21, poi, nella chiesa parrocchiale il vescovo, monsignor Giovanni Massaro, presiede un momento di preghiera e testimonianze sul tema del Messaggio di Papa Francesco per la XXXVI Giornata mondiale della gioventù: “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!”
È don Alberto Ravagnani, uno dei volti più conosciuti tra i giovani, l’ospite speciale dell’incontro organizzata dall’area Giovani e vocazioni della diocesi di Faenza-Modigliana (Emilia-Romagna) in occasione della Giornata mondiale della gioventù. Sabato 20 novembre, dalle 17 presso l’oratorio Don Bosco di Russi, in provincia di Ravenna, il sacerdote ventottenne parlaai giovani di come è possibile testimoniare la propria fede e avvicinare i giovani alla parola di Dio attraverso stories su Instagram e video su YouTube. Sempre sabato 20 novembre i giovani dell’arcidiocesi di Torino e i loro educatori (sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose) possono vivere un’esperienza d’eccezione. Palazzo Madama, sede del Museo civico di arte antica, aprirà infatti le sue porte consentendo ai partecipanti di poter ammirare le bellezze artistiche conservate, cariche di 20 secoli di storia. “All’interno di Palazzo Madama – ha spiegato don Luca Ramello, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale di giovani e ragazzi, in un articolo pubblicato sull’ultimo numero del settimanale diocesano La Voce e il Tempo –, con un percorso inedito e sorprendente, i giovani saranno accompagnati ad approfondire il messaggio del Papa, con una rilettura alla luce del contesto particolare ed unico di Palazzo Madama. A guidare il percorso tematico sarà infatti un passaggio preciso del messaggio, che invita a ‘cambiare prospettiva’”. Alle 22, in Duomo, l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, guida un momento di preghiera.
Questi sono solo alcuni dei tanti appuntamenti appuntamenti in calendario, in Italia. Molto si è organizzato anche all'estero. Di rilievo, tra le altrre, le notizie che giungo dall'Iraq. “Voi siete una Chiesa viva”: è il motto del raduno della Gioventù caldea, in programma a Bagdhad dal 18 al 20 novembre. All'evento, convocato dal Patriarcato caldeo, si sono registrati almeno 400 giovani da Baghdad e altre diocesi caldee irachene. Preghiera, testimonianze, festa sono gli ingredienti dell’incontro che ha come relatore principale il patriarca caldeo, il cardinale Louis Raphael Sako, con una catechesi incentrata sulla figura di Cristo. Non sono mancati, in programma, momenti dedicati al cammino sinodale da poco avviato anche nelle diocesi irachene.